"L'hanno buttata nell'immondizia". Un'intercettazione potrebbe riaprire il cold case di Sonia Marra, 25enne scomparsa il 16 novembre 2006 da Perugia. Per la giustizia, almeno formalmente, il caso di cronaca nera sarebbe chiuso, ma i familiari della giovane pugliese, originaria di Specchia, non vogliono arrendersi e, partendo da una conversazione tra un seminarista e un parroco - raccolta durante una recente operazione antidroga dai carabinieri di Todi - hanno incaricato, nella speranza di trovare uno spunto per riaprire l'indagine, l'avvocato Alessandro Vesi di rivisitare tutto il materiale processuale.

"Solo a quel punto - ha puntualizzato il penalista - si potrà eventualmente formalizzare un'istanza". Anche la criminologa Roberta Bruzzone, da quanto si apprende, starebbe collaborando alla rilettura degli atti.

Sonia sarebbe stata tritata e gettata nell'immondizia

Nel 2011 i carabinieri del Comando di Todi - nel corso di un’operazione antidroga coordinata dalla Procura di Perugia - hanno intercettato una conversazione, considerata interessante, tra un seminarista e un parroco. I due ecclesiastici, da quanto si apprende, avrebbero parlato di Sonia Marra, scomparsa più di 15 anni fa dalla cittadina umbra.

"Sai che fine hanno fatto fare a quella ragazza - avrebbe affermato il seminarista - l’hanno tritata.

Quella non la ritroveranno mai perché l’hanno buttata nell’immondizia". "Era tutto un giro" avrebbe insistito facendo riferimento a soldi, droga, sesso e ad altre questioni. "Alla fine, lo sai che ci rimettono sempre i più deboli e poi quando tutto si è ingigantito. I più furbi. Lei si trovava in mezzo con un altro, un laico, di Marsciano".

"Poi - ha ripreso - è successo che in qualche maniera la cosa cominciava a scottare in quanto aveva visto e sentito. Per questo motivo l'hanno annientata: ci sarebbero andati di mezzo i preti".

Il sacerdote, a quel punto, avrebbe chiesto chi fosse a capo di tutto. "Uno - ha risposto il seminarista - è quello che al momento è anche indagato.

E ci sono degli altri, ma non te li posso dire". Quindi ha concluso. "Immagina questa mamma che non trova più sua figlia e pensa poi alla Chiesa. Il suo corpo non lo troverà mai nessuno perché non esiste più". I protagonisti delle intercettazioni, va precisato, negli scorsi anni sono stati ascoltati dagli inquirenti, ma non è emerso alcuno sviluppo processuale.

La sorella di Sonia chiede di riaprire le indagini

Sonia Marra, timida e riservata studentessa di Medicina all'Università di Perugia, è scomparsa nel novembre di 15 anni fa dalla sua casa di Elce, zona universitaria a due passi dalla Scuola di Teologia di Montemorcino, dove lavorava. Gli inquirenti, poco dopo la scomparsa della giovane, hanno fermato un uomo a lei vicino, Umberto Bindella, ex forestale di Marsciano.

Tuttavia, le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere sono cadute e, nel 2021, la Corte di Cassazione lo ha definitivamente assolto.

Anna Marra, sorella di Sonia, nei giorni scorsi, in occasione della presentazione a Perugia del libro “L’uomo nero. La scomparsa di Sonia Marra” di Alvaro Fiorucci, ha chiesto di riaprire il caso, almeno per dire la verità agli anziani genitori. "Vogliamo trovare il suo corpo - ha affermato ripercorrendo la vicenda - riaprite le indagini". L'autore, che in passato è stato cronista per Repubblica - ha riproposto il colloquio tra il seminarista e il parroco.