A seguito di un incendio, nella notte tra il 4 e il 5 giugno 2022, un container privato è esploso a circa 20 chilometri dal porto di Chittagong, il più grande della zona sud-est del Bangladesh. Stando a quello che riportano i media internazionali, le vittime coinvolte sarebbero almeno 34 - tra esse, vi sono anche agenti e vigili del fioco - e i feriti almeno 400; questi ultimi, come riporta il giornale locale "New Age Bangladesh", sono stati trasferiti nelle strutture ospedaliere di Chittagong e Sitakund, mentre altri sono stati portati presso ospedali privati.

Cosa potrebbe essere successo

Sulla base delle prime indagini, verso le ore 21 locali di ieri, i vigili del fuoco sono stati allarmati da un incendio scoppiato dentro il deposito di container, atto all'importazione ed esportazione; essi si sono prodigati nello spegnimento e la situazione sembrava essersi stabilizzata. Tuttavia, circa due ore dopo, un'esplosione ha favorito un'ennesima propagazione dell'incendio: con tutta probabilità, la presenza di sostanze chimiche all'interno di uno specifico container potrebbe aver incentivato e reso ancora più facile il divampare delle fiamme. Le autorità locali hanno preso in considerazione anche l'eventualità che l'accaduto possa essere stato frutto di un atto di sabotaggio: in ogni caso, per il momento non è stato possibile determinare con certezza le cause scatenanti il fatto di cronaca.

Le conseguenze

Il portavoce dell'Associazione Container del Bangladesh, Ruhul Amin Sikder, ha messo in evidenza come l'entità di tale esplosione possa essere paragonata a quella avvenuta, alcuni anni fa, a Beirut, in Libano.

All'interno della struttura, erano presenti migliaia di container, alcuni contenenti sostanze ad alta infiammabilità, tra cui il perossido di idrogeno.

Al momento dell'incendio, nel deposito erano presenti circa 250 lavoratori: tra i feriti, molti hanno riportato gravi danni, tra cui arti mozzati ed ustioni in più della metà del corpo; purtroppo, stando alle parole dei medici, si prevede che il bilancio delle vittime possa subire un ulteriore aumento, dettato dalle condizioni critiche di altri soggetti.

Per favorire l'attività di trasfusione sulle persone ferite, il Chittagong Medical College Hospital (CMCH) ha lanciato un appello con lo scopo di donare più sangue possibile.

Mujibur Rahman, direttore di BM Container Depot, la società che si occupa del controllo dei container nella zona di Chittagong, ha dichiarato che verranno presi accordi per risarcire chiunque sia rimasto ferito e che l'intero trattamento sarà a proprio carico, affinché venga ricevuto un indennizzo più alto possibile.