Nel pomeriggio di martedì 2 agosto nell’area della Testa del Leone, sul monte Cervino, si è verificata una frana. Mezz’ora prima dell’accaduto alcuni alpinisti avevano attraversato la zona. Il Soccorso Alpino Valdostano insieme al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza hanno provveduto ad avviare, in via precauzionale, le procedure di messa in sicurezza di 13 alpinisti stranieri che si trovavano nelle zone limitrofe allo smottamento. Secondo quanto riportato nessun alpinista è stato travolto.

Il Cervino è un monte delle Alpi occidentali alto 4.478 metri, esso si distingue dalle altre montagne vicine per la sua forma piramidale.

Frana dalla Testa del Leone sul Cervino

Il 2 agosto intorno alle ore 17:30 un ammasso roccioso si è staccato dalla Testa del Leone: il passaggio situato a quota 3.715 metri della via italiana che conduce alla vetta del Cervino, tra Valle d'Aosta e Svizzera. Il Soccorso Alpino ha autorizzato l’intervento dell’elicottero per verificare che nessuna persona fosse coinvolta nel crollo, avvenuto nella zona cruciale che attraversa la linea di salita della via normale di ascesa da Cervinia.

In questa zona il 20 luglio 2022, in seguito all’ennesimo incidente in cui era morto un alpinista precipitando per 30 metri, le guide alpine avevano sospeso le scalate per evitare i possibili pericoli provocati dalla forte siccità.

Sono comunque molti gli appassionati di scalate che, nonostante i divieti, decidono di avventurarsi sulla montagna più iconica delle Alpi: la Gran Becca.

Il pericolo scampato sul Cervino da una cordata di alpinisti

Circa mezz'ora prima del crollo la Guardia di Finanza di Cervinia aveva avvistato, tramite l'uso di un binocolo, la cordata e, subito dopo la frana, aveva lanciato l'allerta.

Dopo aver raggiunto gli alpinisti delle cordate, rimasti fermi sulla "via normale" di ascesa italiana del Cervino, i Soccorsi Alpini hanno interrogato alcuni di loro.

Secondo quanto dichiarato da due scalatori, impegnati nella discesa, non c'erano altre persone nei paraggi. Le autorità competenti, tuttavia, hanno chiesto di avviare delle indagini di approfondimento che hanno portato alla conferma di quanto dichiarato dagli alpinisti.

Verso le ore 21 si sono concluse le operazioni di evacuazione dei 13 alpinisti ai quali è stato impedito, nel rispetto delle disposizioni del 20 luglio, di procedere la scalata.