Si è conclusa nel peggiore dei modi la vicenda dei due alpinisti vittima di un incidente sul Monte Cervino, in Val d'Aosta.

I corpi di Arnaud Bosset, svizzero di 29 anni, e di Thomas Luis Ricard, cittadino francese residente in Svizzera di 45 anni, sono stati recuperati, sotto la Cresta del Leone, lo scorso martedì mattina dal Soccorso Alpino Valdostano e trasportati a Cervinia. L’allarme dell'incidente in montagna era scattato il 4 luglio in seguito al mancato rientro a valle della cordata. Secondo le prime ricostruzioni i due avrebbero fatto un volo di circa 400 metri.

La scomparsa dei due alpinisti

La notizia della scomparsa della cordata di alpinisti è stata diramata dal soccorso alpino lo scorso lunedì 4 luglio: Arnaud Bosset e Thomas Luis Ricard sarebbero dovuti rientrare sabato 2 luglio, ma prima di lanciare pubblicamente l’allarme l’operatore del Secours Alpin Valdôtain ha ritenuto opportuno raccogliere tutte gli elementi utili a segnalare la possibile collocazione dei dispersi.

Per queste ragioni sono stati interpellati i membri delle rispettive famiglie e gli amici con cui, i due alpinisti, avevano avuto gli ultimi contatti.

Recuperati i corpi dei due alpinisti dopo l’incidente in montagna: la polizia cantonale ha avviato le prime indagini

L’Elisoccorso del Soccorso Alpino Valdostano ha recuperato i corpi di Arnaud e Thomas nella mattina di martedì 5 luglio.

La polizia cantonale ha avviato le indagini volte a ricostruire le dinamiche dell’incidente in montagna. Gli alpinisti avrebbero dovuto raggiungere il rifugio della Capanna Carrel (quota 3.830 metri) entro la sera del 2 luglio, cosa mai avvenuta.

Prime ricostruzioni dell’incidente in montagna sul Cervino

La dinamica dell’incidente sul Monte Cervino, stando agli elementi emersi finora dalle cronache, non è chiara.

L’incidente in montagna potrebbe essere stato causato da un problema tecnico (forse un danneggiamento dell’attrezzatura da arrampicata), ma secondo gli inquirenti potrebbero essersi verificati due verosimili scenari: la caduta di un grosso masso che potrebbe aver travolto la cordata di alpinisti, oppure l’accidentale scivolata di un membro del gruppo, che precipitando avrebbe coinvolto anche il compagno.

Intanto le indagini procedono e la polizia cantonale, in collaborazione con il Soccorso Alpino e con la Guardia di Finanza, sta valutando tutte le ipotesi emerse.