Il trentenne italiano travolto e ucciso sul Grande Raccordo Anulare di Roma nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 ottobre avrebbe attraversato la carreggiata gridando "Aiuto, vedo i draghi". Stando a quanto riferito anche dal barista di un locale a pochi metri, il giovane, probabilmente sotto effetto di psicofarmaci o sostanze stupefacenti, voleva sfuggire a dei mostri che esistevano solo nella sua testa.
Il trentenne travolto ha attraversato la carreggiata esterna
Stando al racconto del barista del locale sito a pochi metri dal luogo dell'incidente avvenuto sulla Prenestina, all’altezza del chilometro 34 e 400 (vicino all'uscita per Tor Bella Monaca), il giovane - nato nel 1992 e con precedenti per droga - intorno alle 02:30 si è presentato al bancone e ha chiesto un caffè.
Nervoso e con le mani tremanti, ha affermato che dei mostri, più precisamente dei draghi, lo stavano inseguendo. Il barista, mentre gli dava le spalle per fare l'espresso, pensando che stesse scherzando o che avesse alzato un po' troppo il gomito, ci ha riso su e non gli ha dato particolarmente importanza.
Tuttavia, guardando il ragazzo si è reso conto che era veramente terrorizzato. "Aiutami - lo ha implorato - Mi stanno inseguendo dei draghi". Poi, improvvisamente, è uscito dal bar.
L'auto non ha potuto evitare il trentenne
Il 30enne, da quanto ricostruito, non è tornato in macchina, dove lo attendeva la fidanzata (a lungo ascoltata dagli inquirenti), ma, camminando in obliquo, contromano e ignaro del rischio che stava correndo, ha imboccato il Grande Raccordo Anulare: ha attraversato la carreggiata esterna e, dopo aver superato lo spartitraffico, si è ritrovato nella corsia di sorpasso della carreggiata interna.
Sembra che una Smart sia riuscita a evitare il giovane all'ultimo secondo: il conducente, infatti, non avendo altri veicoli né a destra né a sinistra ha repentinamente deviato l'utilitaria. L'auto che la seguiva, però, non è riuscita a fare altrettanto e, tamponando la Smart, ha centrato in pieno il ragazzo. Il giovane è caduto rovinosamente sull'asfalto, e dopo essersi rialzato per un istante, è stramazzato al suolo.
Il barista ha immediatamente chiamato il 118, ma nonostante il tempestivo intervento degli operatori sanitari per il pedone non c'è stato nulla da fare. Il decesso è stato causato da diverse emorragie interne. La polizia stradale di Settebagni ha acquisito le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza della zona al fine di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto.
La notizia di cronaca nera è arrivata poche ore dopo un altro investimento mortale avvenuto alle porte della Capitale. Sempre domenica sera, una turista 24enne americana è stata travolta e uccisa da un'auto mentre era in moto con un amico. Il conducente della Nissan Pulsar è risultato positivo agli esami tossicologici.