Silvia Cipriani potrebbe essere stata uccisa al suo rientro, anticipato, nel casolare di Cerchiara (Rieti). L'ex postina 77enne scomparsa a luglio e ritrovata senza vita a fine settembre nei boschi di Montenero Sabino, il giorno in cui è scomparsa si è recata a Rieti per delle visite di controllo che sono state effettuate molto prima dell'orario previsto. Il Corriere di Rieti, che sta seguendo con attenzione il caso di Cronaca Nera, si chiede se proprio quella differenza di ore potrebbe aver segnato il destino dell'anziana. La settimana che si sta aprendo potrebbe essere decisiva ai fini delle indagini.

Silvia Cipriani potrebbe essere rincasata prima del previsto

Silvia Cipriani, stando a quanto emerso durante l'attività investigativa, giovedì 21 luglio ha lasciato Cerchiara e, dopo essere passata dalla sua casa di via delle Orchidee a Rieti si è recata, per il controllo medico annuale, al poliambulatorio in via Salaria per L’Aquila. In origine, l'appuntamento era alle 20:20, ma all'ultimo momento venne spostato alle 17:00.

Come riferito da un testimone che ha incontrato l'anziana nella sala d'aspetto, l'ex postina è arrivata con circa due ore d'anticipo, alle ore 15:00. Tuttavia, il medico è riuscito a visitarla prima del previsto e, alle ore 15:45, ha lasciato lo studio, e si è allontanata, a bordo della sua Fiat Palio.

"Mi è sembrata molto lucida" ha ricordato il paziente descrivendo com'era vestita e lo scambio di battute con la segreteria.

Unico indagato è il nipote di Silvia Cipriani

Al momento è impossibile dire cosa abbia fatto e dove sia andata Silvia Cipriani. La Squadra Mobile, nelle scorse settimane, ha acquisito le immagini registrate dalle videocamere posizionate nelle zone dove la donna potrebbe essere passata.

Sono stati controllati anche i sistemi di videosorveglianza all'altezza di Ornaro, e di altri punti d'interesse della provincia. Tuttavia, il contenuto delle riprese è noto solamente agli inquirenti.

Unico indagato per il reato di omicidio volontario, per ora, è il nipote di Silvia, Valerio Cipriani. I suoi avvocati sostengono di non conoscere il motivo dell'iscrizione e ritengono che si tratti di un semplice "atto dovuto".

L'uomo è stato ascoltato in questura e sottoposto al prelievo del Dna e all'acquisizione delle impronte digitali. Anche Francesco Cipriani, cugino della donna ed il fattore Leonino che aiutava l'ex postina a prendersi cura del casolare, sono stati interrogati e sottoposti ai medesimi accertamenti. Inoltre, nella giornata di oggi, lunedì 7 novembre, Rino Donati, il meccanico che ha recuperato la macchina della 77enne nei boschi di Montenero Sabino, è stato convocato in questura. E, da quanto si apprende, presto, negli uffici di Largo Graziosi, potrebbero "sfilare" anche i genitori di Tamara, la moglie di Valerio, ed il cercatore di funghi che casualmente ha rinvenuto la Palio di Silvia Cipriani.