Nonostante siano passati quasi 19 anni dalla scomparsa della piccola Denise Pipitone, avvenuta a Mazara del Vallo (Trapani) il 1° settembre 2004, i genitori Piera Maggio e Pietro Pulizzi non si arrendono e continuano a chiedere verità sul destino della bambina.

In seguito alla lettura delle motivazioni relative alla condanna dell'ex Pm del caso, Maria Angioni, Piera e Pietro hanno scritto su Instagram: "Siamo pervasi da molta rabbia e tanta amarezza per tutto ciò che è avvenuto. Alcuni dovrebbero scrivere un manuale, "Come rovinare l tutto per la sete dell'io" anziché librettini fantasiosi da usare a mo' di spada per cercare di ferirci...".

Recentemente Angioni ha ricevuto una condanna a un anno di carcere per aver fornito al pubblico ministero informazioni mendaci. Ora i genitori di Denise (che oggi avrebbe 23 anni) hanno chiesto l'istituzione di una commissione di inchiesta.

I genitori di Denise critici sulle indagini

Sempre su Instagram, Piera Maggio e Pietro Pulizzi si sono inizialmente chiesti in che mani fossero le indagini relative al rapimento della loro figlioletta.

Hanno poi spiegato di avere un proprio parere personale sul tutto, basandosi non solo sull'esperienza vissuta dai due in prima persona, ma anche sui documenti. Piera e Pietro hanno concluso spiegando di essere stati parecchio sfortunati in questi anni dolorosi e chiedono che venga istituita una commissione d'inchiesta sulla sparizione della bambina.

Maria Angioni: le motivazioni della condanna

Di recente sono state rese note le motivazioni riguardanti la condanna dell'ex Pm Maria Angioni a un anno di reclusione. Il giudice monocratico ha spiegato come l'ex Pm abbia fornito false informazioni al pubblico ministero, incolpando il Commissariato di Polizia di Mazara del Vallo, per la mancata cattura dei rapitori di Denise.

Angioni avrebbe utilizzato tali accuse mendaci con l'obiettivo di liberarsi da qualsiasi responsabilità riguardante l'insuccesso dell'inchiesta.

Maria Angioni aveva a suo tempo denunciato alcuni presunti depistaggi nelle indagini sulla scomparsa di Denise. Depistaggi che sarebbero stati causati dagli agenti del commissariato in questione.

Di conseguenza, una volta evidenziata la falsità delle accuse, Angioni ha dovuto affrontare un processo per false informazioni, istituito dal pubblico ministero Roberto Piscitello. Sempre nelle motivazioni della condanna, il magistrato spiega come l'ex Pm avrebbe mantenuto nei confronti del commissariato un atteggiamento definito "ostile" nonostante l'infondatezza delle accuse mosse.

Sul caso di cronaca riguardante la sparizione della loro bambina, Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno aperto un apposito sito chiamato "Cerchiamo Denise".