Il corpo di un uomo di 80 anni accumulatore seriale (R.L. le sue iniziali), scomparso dallo scorso dicembre, è stato trovato senza vita a Foggia all'interno della sua camera da letto. Il ritrovamento è avvenuto nel corso dello sgombero del suo appartamento, ricolmo di rifiuti.

Erano stati i vicini dell'anziano a denunciare la sparizione, poiché non riuscivano più a mettersi in contatto con lui. Al comune di Foggia erano state inoltre segnalate le pessime condizioni in cui versava l'abitazione dell'uomo. La camera da letto dell'80enne, col tempo, era divenuta una specie di discarica a causa dell'enorme mole di oggetti accumulati nel corso del tempo.

La scoperta è avvenuta dagli operatori giunti sul posto per liberare l'appartamento dagli ammassi di cianfrusaglie: erano presenti anche i carabinieri e gli agenti di polizia.

L'ultimo avvistamento dell'ex impiegato delle Poste risale alla fine dello scorso novembre. Nelle ultime settimane anche Federica Sciarelli si era occupata del caso di cronaca nella trasmissione di Rai 3 "Chi l'ha visto?". Erano stati i vicini dell'anziano a segnalare la sua sparizione, preoccupati per le sorti dell'uomo, ma anche per le difficili condizioni in cui versava casa sua. La sporcizia aveva attirato, nel corso del tempo, topi e insetti nell'appartamento, la cui porta d'ingresso era rimasta aperta.

Il dirimpettaio aveva sigillato l'ingresso

Nel corso di un'intervista a "Chi l'ha visto?", qualche tempo fa il dirimpettaio dell'uomo aveva affermato, prima del ritrovamento del suo cadavere: "Non sappiamo nulla, non sappiamo cosa c'è dentro quella casa e cosa esce fuori, ho sigillato tutto perché cominciavano a uscire gli insetti".

Il vicino aveva aggiunto di aver contattato i vigili del fuoco e le forze dell'ordine. Almeno all'inizio, durante le prime perquisizioni all'interno dell'appartamento, non erano state trovate tracce dell'80enne.

Non aveva più rapporti con la sua famiglia

R.L. viveva in solitudine al terzo piano dell'appartamento situato nel centro di Foggia.

Era seguito da un amministratore di sostegno. Il suo cadavere è stato rinvenuto sotto un cumulo di vestiti e svariati oggetti che nel corso del tempo libero aveva accumulato presso la sua abitazione. I vicini erano stati costretti a "schermare" l'ingresso della casa, per evitare che da essa fuoriuscissero insetti, topi e miasmi.

L'uomo era un ex giocatore di hockey e da tempo non aveva più rapporti con la moglie e i figli. Viveva esclusivamente grazie alla sua pensione, non aveva amici e frequentava la mensa dei bisognosi. I vicini riferiscono che ultimamente per camminare aveva bisogno di usare le stampelle.