Claudio Lippi è al centro di una bufera a causa di alcune affermazioni che hanno destato indignazione anche a casa Rai. La rete pubblica ha comunicato che non ci saranno più collaborazioni tra l'azienda e il conduttore televisivo dopo le sue ultime dichiarazioni al quotidiano La stampa. Mentre era alla Camera con alcuni deputati di Fratelli d'Italia, Claudio Lippi ha fatto alcune affermazioni discutibili, criticando la presenza delle persone gay nei programmi televisivi e il lavoro di Fabio Fazio e Lucia Annunziata, lamentando una mancanza di talento.

Da Viale Mazzini sono state subito prese le distanze dal conduttore ed è stato comunicato uno stop a eventuali collaborazioni future con lui.

L'intervista di Claudio Lippi ha fatto indignare la tv di Stato

Hanno fatto molto discutere le ultime dichiarazioni di Claudio Lippi che in una lunga intervista ha sparato a zero sui colleghi e sulla tv di Stato. Il conduttore ha rivelato che cinque anni fa Matteo Salvini e Giorgia Meloni gli avevano chiesto un parere sulla Rai.

Secondo Lippi ci vorrebbe più gentilezza e meno propaganda, iniziando da Fabio Fabio e Luciana Littizzetto che hanno salutato il pubblico di Rai 3 dopo anni di servizio. "Fazio è stato un farabutto: lui e la sorellina avevano già un contratto milionario con Discovery", ha detto Lippi.

Il conduttore ha avuto da ridire anche su Lucia Annunziata che secondo lui avrebbe fatto Propaganda e "kultura" con la k, dicendo che è stata troppo aggressiva nell'ultima intervista con la ministra Roccella.

Lippi contro la tv degli ultimi anni: "Hanno fatto lavorare gay e gaie"

Claudio Lippi ha spiegato di avere in mente due programmi da proporre per un eventuale futuro in Rai.

Il primo, Condominio Italia, che parlerebbe di cause condominiali e il secondo, Ieri, oggi, dedicato alla televisione di un tempo, con spezzoni e commenti.

Il conduttore non ha perso occasione per ribadire le sue idee, affermando che in questo momento il talento in televisione non esiste. "Coletta, il direttore che per fortuna ora non c'è più, ha fatto lavorare gay e gaie solo per il motivo di esserlo" e poi ancora: "La Rai usata per fare coming out, allora anche noi etero dovremmo fare coming out".

Parole che non sono passate inosservate neanche a Viale Mazzini che nella mattinata di venerdì 9 giugno si è dissociata e ha preso le distanze dalle affermazioni di Claudio Lippi.

La Rai ha fatto sapere con una nota che ha escluso ogni collaborazione con il conduttore Claudio Lippi dopo le affermazioni sul lavoro dei colleghi e dell'ex direttore Stefano Coletta. "Sono lesive della reputazione della Rai e degli organi dirigenti", ha spiegato l'azienda, chiudendo di fatto le porte al presentatore.