Un caso di femminicidio si è consumato a Incisa Scapaccino, piccolo comune in provincia di Asti. La vittima si chiamava Floriana Floris e aveva 49 anni: a ucciderla a coltellate – circa 48 ore prima della scoperta del delitto, avvenuta venerdì 9 giugno – sarebbe stato P.R., il compagno cinquantenne della donna, che l’avrebbe assalita mercoledì 7 all’interno della casa in cui la coppia abitava da qualche tempo.

Nelle ore successive all’aggressione l’assassino avrebbe tenuto in casa il corpo della vittima, per poi tentare di togliersi la vita, senza riuscirci, tagliandosi con un coltello.

Al momento dell'omicidio nell’abitazione non era presente nessun altro.

La figlia della 49enne uccisa dal compagno ha dato per prima l’allarme

Il delitto è stato scoperto grazie alla figlia della vittima, che risiede a Milano: la giovane avrebbe tentato per giorni di mettersi in contatto con la madre, senza riuscirci. Così la donna ha allertato le forze dell’ordine, spiegando che in questi giorni non era neppure riuscita a parlare col compagno della 49enne.

A quel punto i carabinieri sono andati a casa della coppia e sono riusciti a entrare con l’ausilio dei vigili del fuoco. Il corpo della vittima era a pochi passi dall'omicida, rimasto ferito dopo aver provato ad ammazzarsi con un coltello.

La vittima si era trasferita da qualche tempo nel paese natale del compagno insieme a lui

Gli inquirenti che indagano su questa vicenda di cronaca devono cercare di individuare le dinamiche di quanto accaduto e in particolare il movente del delitto, che al momento non appare chiaro.

La vittima era originaria di Milano e si era trasferita a Incisa Scapaccino da poco insieme al compagno, che era nativo di quelle terre.

Si è saputo che in precedenza avevano vissuto insieme in diverse altre città italiane, prima di stabilirsi lì.

Inoltre gli inquirenti hanno scoperto che negli ultimi tempi la vittima si dedicava al convivente, che aveva cominciato a manifestare una serie di disturbi psichici. L’uomo aveva lavorato in passato ad Alessandria come ricercatore socioeconomico ed era voluto tornare nel luogo in cui era nato per accudire l'anziano padre, che per tanti anni è stato il benzinaio del paese e che è morto alcune settimane fa.

La versione del compagno della vittima ritenuta inattendibile dagli inquirenti

Secondo quanto trapelato nelle ultime ore, il compagno della vittima non avrebbe confessato il delitto, raccontando agli inquirenti di aver trovato in casa il corpo della donna ormai privo di vita e di essere rimasto a vegliarne le spoglie “in preda alla disperazione”.

Questa versione dei fatti non avrebbe convinto gli inquirenti che sembrano avere pochi dubbi sulla colpevolezza dell’uomo. I rilievi e gli accertamenti svolti nelle ultime ore sulla scena del crimine potranno chiarire meglio la dinamica dei fatti, in attesa anche dell’autopsia sul corpo della donna uccisa.