L'omicidio di Giulia Tramontano, la ventinovenne di Senago uccisa mentre era incinta al settimo mese dal compagno e padre del bambino, si aggiunge alla lista dei femminicidi compiuti da mariti, compagni, ex compagni o fidanzati. Il caso ha scosso l'opinione pubblica ricordando precedenti simili in cui le donne uccise erano in gravidanza. Secondo quanto si legge nell'ultimo aggiornamento del ministero dell'Interno, nel 2022 in Italia si sono registrati 319 omicidi di cui 125 con vittime di sesso femminile (circa il 39%). 140 episodi hanno avuto luogo in contesto domestico di questi 103 hanno riguardato le donne (quasi il 74%). Secondo quanto riportato da Un Woman nel 2021 sono state circa 45.000 le donne in tutto il mondo uccise dai loro partner o da altri membri della famiglia (compresi padri, madri, zii e fratelli). Ciò significa che, in media, più di cinque donne o ragazze vengono uccise ogni ora da qualcuno della loro stessa famiglia. Il 65% di questi femminicidi è stato commesso da un partner o un ex.
Silvia Cattaneo
Ad agosto 2001, Silvia Cattaneo, una ragazza di 24 anni, venne uccisa in un hotel di Milano dal suo fidanzato Carlo Bruni, di 54 anni. Cattaneo fu colpita da due proiettili: uno alla nuca e un altro alla tempia. Gli inquirenti trovarono un test di gravidanza, che svelò che la vittima era incinta. Il fidanzato, poco dopo l'omicidio, si tolse la vita con la stessa arma da fuoco.

Monica Ravizza
Il 18 settembre 2003, Monica Ravizza, di 24 anni, fu uccisa dal suo fidanzato di 31 anni. Lui disse: "L'ho uccisa perché era incinta e non voleva sposarsi". L'uomo tentò immediatamente dopo di suicidarsi, ma si salvò. L'assassino ha scontato la sua pena ed è tornato in libertà nel 2014.
