Il sottomarino Titan utilizzato per visitare il relitto del Titanic al largo della costa di Terranova, in Canada è scomparso lunedì 19 giugno nell'Oceano Atlantico con a bordo cinque persone, tra cui il miliardario britannico Hamish Harding. La società responsabile delle immersioni, OceanGate Expeditions, ha dichiarato di essere al lavoro per riportare l'equipaggio in sicurezza, mentre la Guardia Costiera degli Stati Uniti e squadre di ricerca canadesi stanno impiegando tutte le risorse a disposizione per trovare il Titan e salvare le persone a bordo.

Il relitto del Titanic, a cui è dedicata l'immersione, si trova a circa 3800 metri di profondità.

Il sottomarino coinvolto nella vicenda è il Titan, un mezzo subacqueo ad uso turistico prodotto dalla Atlantica Expeditions. Il Titan ha una lunghezza di circa 7 metri e può ospitare fino a cinque persone, tra cui il pilota, che opera il sottomarino da un'apposita cabina di comando.

Cosa si sa del sottomarino Titan e delle persone a bordo

Il Titan è in grado di raggiungere una profondità di 4.000 metri e dispone di un'ampia gamma di strumenti e attrezzature per la ricerca subacquea. Tra questi ci sono i sonar, le telecamere e i robot sottomarini, utili per effettuare rilevamenti dettagliati del fondale marino e dei relitti.

Si stima che a bordo ci fossero fino a 5 persone, tra cui il miliardario britannico Hamish Harding. Il sommergibile, che faceva parte di una flottiglia di mezzi subacquei utilizzati da società private per il turismo subacqueo, risulta irrintracciabile da lunedì 19 giugno, aveva smesso di comunicare con la superficie durante un'immersione di prova, nei pressi del sito del Titanic.Le autorità avevano avviato le ricerche, ma non era ancora stata identificata la causa della scomparsa.

Volevano visitare il relitto del Titanic, la nave transatlantica britannica che nel 1912 affondò a causa della collisione con un iceberg che è rimasta inabissata sul fondo dell'oceano Atlantico per anni. Solo negli anni '80 il sito del naufragio fu scoperto grazie alle spedizioni dell'esploratore Robert Ballard. Da allora, il relitto del Titanic è stato oggetto di numerose immersioni private, complice l'aumento dell'interesse del pubblico per la vicenda storica e le nuove tecnologie subacquee che permettono di catturare immagini ad alta definizione dei resti della nave.

Un quadro delle operazioni di ricerca in corso

Dopo la scomparsa del sottomarino utilizzato per portare i turisti nei fondali dell’Atlantico per osservare il relitto del Titanic, le autorità americane e canadesi hanno avviato immediatamente le operazioni di soccorso e ricerca. La Guardia costiera di Boston è stata incaricata di coordinare le ricerche e di utilizzare tutti i mezzi a disposizione per individuare il sommergibile e il suo equipaggio, al lavoro per individuare la localizzazione del sommergibile e porre fine alle ansie dei familiari degli occupanti, tra cui l'ex comandante di nave sub e pilota di sommergibili, Paul Henri Nargeolet.

Profondità e difficoltà climatiche: le sfide delle autorità per individuare il Titan

Le ricerche sono state complicate dalle profondità raggiunte dal sottomarino, che si trovava a 3.800 metri di profondità. Ciò significa che i mezzi di ricerca sono costretti ad utilizzare strumentazioni di ultima generazione e a impiegare diverse ore per raggiungere la zona di ricerca. Inoltre, il clima avverso che caratterizza l'area, con forti correnti e mare agitato, ha complicato ulteriormente il lavoro delle autorità.

OceanGate Expeditions: la società proprietaria del Titan si attiva per collaborare alle ricerche

La compagnia proprietaria del sottomarino, la OceanGate Expeditions, ha dichiarato di essere in costante contatto con le agenzie governative per recuperare il Titan e il suo equipaggio e di avere messo a disposizione tutte le risorse necessarie per le operazioni di rintracciamento e soccorso.

Al momento non ci sono ancora notizie positive sull'esito delle ricerche del sottomarino utilizzato per osservare il relitto del Titanic. Le autorità e le società coinvolte nelle operazioni di ricerca continuano a impiegare tutti i mezzi a disposizione e a utilizzare tecniche di ultima generazione per individuare il segnale acustico del sottomarino, ma fino ad ora non ci sono stati segnali positivi.