Forse Alessio Vinci non era da solo nella stanza dell'hotel a quattro stelle Le Méridien Etoile, a Parigi. Come spiegato da Federica Sciarelli, nel corso dell'ultima puntata di Chi l'ha visto? andata in onda nella serata di mercoledì 4 ottobre, dalle analisi dei tabulati della chiave elettronica repertata sembrerebbe emergere la presenza di un'altra persona nella camera prenotata dal 18enne di Ventimiglia (Imperia). Nei mesi scorsi la procura di Roma, dopo aver aperto un fascicolo per il reato d'istigazione al suicidio, ha chiesto l'archiviazione del caso di cronaca nera.

Il caso di Alessio Vinci a Chi l'ha visto?

Nella serata di ieri, 4 ottobre, Chi l'ha visto? ha parlato del cold case di Alessio Vinci, brillante studente iscritto al primo anno di ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, trovato morto all'alba del 18 gennaio 2019 ai piedi di una gru alta cinquanta metri, in un cantiere del quartiere Porte Maillot.

Alessio Vinci, come ha ricordato Federica Sciarelli, era un genio della matematica e viveva con il nonno Enzo Ferraro, al quale era stato affidato da bambino dopo aver perso la madre. L'uomo, che si è sempre opposto alla chiusura delle indagini, è morto lo scorso settembre, ma la sua battaglia per arrivare alla verità continua a essere portata avanti da due donne, l'avvocata Sara Dettori e una studentessa di giurisprudenza, Fabiana Milano.

Alessio Vinci non sarebbe stato da solo a Parigi

Alessio e nonno Enzo erano molto legati e, da sempre, erano l'uno la spalla dell'altro. Tuttavia, l'anziano ignorava che il nipote a metà gennaio 2018 si trovasse a Parigi - tra l'altro in un business hotel molto costoso - poiché era convinto che fosse tornato a Torino per riprendere le lezioni dopo la pausa natalizia.

Nessuno quindi sa perché Alessio, il 17 gennaio, avesse raggiunto la capitale francese e se avesse appuntamento con qualcuno. Le uniche certezze sono che il ragazzo è arrivato in treno ed è sceso alla Gare de Lyon. Poi, non si sa come, ha raggiunto l'albergo a quattro stelle di Boulevard Gouvion Saint-Cyr, e poco dopo le 14:10 ha pagato con una carta di credito l'importo di 473 euro per la camera prenotata.

Alla reception, tuttavia, avrebbe fornito un indirizzo inesistente: Corso d'Italia S.P.A, Roma.

Le telecamere di sicurezza, alle 14:23, hanno ripreso il ragazzo, con il suo solito zaino (mai rinvenuto), salire al nono piano con l'ascensore, percorrere il corridoio sinistro del piano e raggiungere la sua stanza, la 9057. Stando al registro della chiave magnetica, la camera, quel pomeriggio, è stata aperta quattro volte dall'interno e due volte dall'esterno. Alle 21.17 Alessio è uscito per cenare nella sala ristorante de Le Méridien, sembra senza zaino, ed è rientrato alle 22:40. In quel lasso di tempo, come spiegato dalla dottoressa Dettori, il suo pc - rimasto acceso in camera - ha registrato alcune "attività sospette" (come un accesso a YouTube).

Poco dopo, la porta d'ingresso si sarebbe aperta dall'interno per due volte di seguito, alle 22:47 e alle 23:49. Il 18enne, come è stato notato, non può però essere uscito due volte senza prima rientrare e, anche per questo, ci si chiede se con il 18enne ci fosse qualcuno.

Va sottolineato che il sistema di videosorveglianza dell'albergo non ha registrato tutti i movimenti di Vinci, ma poco prima dell'01:00 del 18 gennaio, una telecamera ha ripreso il rientro del ragazzo, che uscirà nuovamente, per non fare più rientro, alle 03:07.

L'ultimo messaggio di Alessio Vinci

Nel corso delle indagini, le autorità francesi rinvennero nella stanza d'hotel prenotato da Alessio Vinci un foglio contenente un misterioso messaggio in codice: "E.T.P.

je sais CAM 381ASLCM", completato dall'affermazione "Je sais" (io so) e dalla richiesta di far vedere a tutti quelle parole. Il 18enne, che aveva fotografato e salvato come sfondo del pc la scritta, aveva inciso la sigla criptica "E.T.P." anche sotto la sua scrivania.

Finora, nessuno è riuscito a svelare l'arcano, ma forse le due legali potrebbero essere riuscite ad avvicinarsi alla soluzione. La chiave, secondo loro, si celerebbe nelle geolocalizzazioni del pc di Alessio, rinvenuto in camera e ancora alimentato a corrente. Una di queste, infatti, colloca lo studente all'Eliporto Terre Plein du Lavrotto, un eliporto del Principato di Monaco riservato a velivoli privati extralusso. La struttura, da quanto si apprende, si trova poco distante dalla stessa banca riportata sulla falsa ricevuta mostrata da Alessio al nonno in cui si registrava un prelievo di 500 euro a fronte di un saldo pari a 144 mila euro, frutto, sempre secondo il giovane, di una fortunata vicina al casinò.

Come sottolineato dall'inviata di Chi l'ha visto?, però, la risoluzione di questo enigma porta con sé ulteriori quesiti e misteri, come la comparsa, sul luogo del ritrovamento, di un altro zaino sempre di proprietà di Alessio, la scomparsa della carta d'identità e il telefonino ritrovato intatto, nonostante il forte impatto a terra.