"In qualità di presidente della costituenda Asa (Associazione soccorso animali), in rappresentanza dei nostri associati e, credo anche, di tutti coloro che amano e rispettano gli animali, chiedo le dimissioni del consigliere comunale Antonio Mazzei": ad esprimersi in questi termini Patrizia Taverniti in una lettera scritta per conto dell'associazione soccorsi animali stessa.

A scatenarne la presa di posizione la condotta del consigliere comunale di Crotone in Calabria Antonio Mazzei, 'reo' di aver ucciso un cinghiale postando poi su Facebook la foto del corpo senza vita dell'animale esposto a mò di trofeo: "Ride bene chi ride ultimo non è un bisonte ma un cinghiale mastodontico che per due anni di seguito mi ha distrutto il vigneto prima che l’uva maturasse, lui e la sua compagnia adesso riposeranno in pace" ha aggiunto come didascalia.

L'indignazione dell'ASA: 'Avremmo fatto a meno di un'immagine del genere'

"Una immagine, di cui avremmo fatto tutti volentieri a meno, mentre il malcapitato cola sangue. Il consigliere Antonio Mazzei avrebbe dovuto, per il ruolo che ricopre, esprimere un atteggiamento più consono alle proprie funzioni" prosegue Taverniti nella missiva. E poi ancora: "Mazzei avrebbe dovuto usare accorgimenti tecnici, come recinzioni o i tanti dissuasori oggi in commercio. Invece ha preferito imbracciare il fucile e andare a divertirsi, tra l’altro in una zona dove vige il divieto di caccia".

In conclusione la presidentessa chiede le dimissioni del consigliere appartenente alla lista Moderati e Responsabili: "Nel ricordare che l’uccisione di un animale è punita dalla legge, oltre che con multe, in dovute circostanze anche con la reclusione, credo anche, di tutti coloro che amano e rispettano gli animali, vengono chieste le dimissioni".

Il gruppo Stanchi dei Soliti: 'La costituzione italiana tutela gli animali'

Anche il gruppo consiliare di Crotone Stanchi dei Soliti ha manifestato il proprio dissenso in seguito all'episodio incriminato definendo il comportamento del consigliere "inaccettabile" e sottolineando l'importanza del tema connesso alla tutela degli animali: "Riteniamo inaccettabile il post del consigliere comunale di maggioranza Antonio Mazzei che ha esposto come un trofeo la carcassa di un cinghiale, ucciso per aver compromesso l'attività vitivinicola del consigliere - ha scritto il gruppo sulla propria pagina Facebook - La tutela degli animali è stata recentemente introdotta nella Costituzione italiana, l’abbattimento degli stessi può avvenire soltanto nell’ambito di attività regolarmente registrate, come la caccia". Il gruppo ha contestualmente annunciato che nella vicenda verrà coinvolto l'Ente nazionale protezione animali.