Questo venerdì 22 novembre sono stati trovati dei resti umani nell'auto di Antonio Strangio, l'allevatore 42enne sparito da giorni e la cui autovettura è stata distrutta in un incendio lunedì scorso, in una zona di campagna, tra San Luca e Bovalino, in provincia di Reggio Calabria. Ora è arrivata appunto la notizia del ritrovamento dei resti umani proprio nell'automobile che era stata data alla fiamme lunedì scorso. Le indagini sono attualmente sotto la supervisione della Procura di Locri.

Identificazione della vittima

Si sospetta che i resti trovati appartengano proprio a Antonio Strangio.

Tuttavia per confermare l'identità della vittima, la Procura della Repubblica di Locri ha ordinato un esame del DNA. I carabinieri del RIS di Messina sono incaricati di eseguire l'analisi, che dovrebbero richiedere alcune settimane prima di fornire risultati definitivi.

Lunedì scorso è stato effettuato un ritrovamento e ancora oggi sono in corso le ricerche e le indagini. L'auto distrutta dal fuoco (poi identificata come appartenente proprio ad Antonio Strangio) ha attirato l'attenzione delle forze dell'ordine e dei residenti, portando poi alla scoperta di resti umani al suo interno.

Il profilo di Antonio Strangio

Antonio Strangio è sposato, padre di quattro figli e non risultano esistere precedenti penali a suo carico, né suoi coinvolgimenti con la 'ndrangheta.

Suo padre, Giuseppe Strangio, a suo tempo fu coinvolto nell'inchiesta sul sequestro di Cesare Casella, avvenuto nel 1988 a Pavia. Casella fu liberato due anni dopo, a seguito del pagamento di un riscatto.

In attesa dei risultati del test del DNA proseguono le indagini

Le indagini sono attualmente sotto la supervisione della Procura di Locri, con la possibilità di trasferire l'inchiesta alla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Reggio Calabria, qualora emergano elementi che giustifichino tale passaggio. Per ottenere certezze sull'identità della vittima, è stato disposto l'esame del DNA sui resti. Questa procedura è stata affidata ai carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche (Ris) di Messina.

I risultati non saranno disponibili prima di alcune settimane, una tempistica necessaria per garantire l'accuratezza e la precisione dell'identificazione.

Le autorità continuano intanto a raccogliere prove e testimonianze per fare luce su questo fatto di cronaca avvenuto nel reggino.