Il mondo della medicina e della ricerca è in lutto per la scomparsa di Giovanni Scambia, uno dei più autorevoli esponenti della ginecologia oncologica italiana. Scambia, scomparso all'età di 65 anni, è stato fino agli ultimi giorni primario del reparto di ginecologia oncologica al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, nonché direttore scientifico della Fondazione Gemelli IRCCS. Colpito da un tumore al pancreas, ha continuato a lavorare instancabilmente fino ai suoi ultimi giorni, accompagnando con dedizione centinaia di pazienti nel loro delicato percorso di cura.

Una carriera di successi e dedizione

Nato a Catanzaro il 24 dicembre 1957, Giovanni Scambia ha raggiunto vertici straordinari nella sua carriera, portando l’oncologia ginecologica italiana sotto i riflettori internazionali. Laureatosi nel 1983, si era specializzato in ginecologia e ostetricia all'Università Cattolica del Sacro Cuore, stessa sede dove ha operato come professore ordinario. Il suo nome è associato a importanti scoperte e ricerche che hanno migliorato le pratiche cliniche e i trattamenti per i tumori femminili. Oltre agli avanzamenti scientifici, Scambia è ricordato per il suo profondo impegno nella sensibilizzazione sulla prevenzione del cancro, partecipando a iniziative come la "Race for the Cure" e realizzando progetti di divulgazione come il docufilm "Le radici del domani".

La reazione commossa del mondo scientifico e politico

La notizia della sua morte ha colpito profondamente sia colleghi sia pazienti, che in lui vedevano non solo un medico eccezionale ma anche un uomo dotato di grande umanità ed empatia. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha definito Scambia “un luminare” e ha espresso il suo cordoglio alla famiglia e alla comunità scientifica e clinica del Gemelli.

Anche Simona Loizzo, deputata e sua conterranea, ha ricordato con affetto la loro amicizia nata fin dai tempi dell'università, sottolineando quanto il suo contributo abbia dato lustro alla regione e all'intero Paese. Loizzo ha rievocato con emozione come Scambia abbia contribuito personalmente a molti importanti momenti nella vita delle sue pazienti, compreso il suo stesso parto.

L'eredità di un grande scienziato

Con una carriera costellata di successi, Scambia è stato membro del consiglio direttivo di Mito (Multicenter Italian Trials in Ovarian Cancer) e presidente dell'European Society for Gynaecological Endoscopy. La sua brillante carriera accademica e la sua dedizione alla ricerca di soluzioni innovative lo hanno reso un punto di riferimento non solo in Italia, ma in tutto il mondo scientifico. Colleghi come Francesco Perrone, presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), hanno ricordato il suo eterno entusiasmo e la passione per la ricerca che lo ha contraddistinto nella sua lunga lotta contro il cancro ovarico.