Una nuova morte sul lavoro ha colpito nelle scorse ore la città di Napoli: un operaio è morto dopo essere precipitato da una scala durante lavori di ristrutturazione in una palestra di via dei Mille. Le autorità hanno avviato accertamenti per stabilire responsabilità e dinamica dell'accaduto.
La morte in via dei Mille
Nella mattinata di venerdì 26 settembre, intorno alle ore 11, un operaio di 55 anni, residente a Melito, è precipitato da una scala a chiocciola all’interno di una palestra in ristrutturazione lungo via dei Mille, nel quartiere Chiaia di Napoli.
L’uomo – identificato in seguito come Antonio Maione – era impegnato nei lavori di ristrutturazione del locale “Up Level” quando, per ragioni ancora da accertare, ha perso l’equilibrio ed è caduto.
La corsa in ospedali e il decesso
Nel primo momento i soccorsi del 118 hanno trasportato l’uomo in codice rosso all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, dove è stato sottoposto a una Tac. Vista la gravità delle lesioni, è stato poi trasferito d’urgenza al reparto di Neurochirurgia dell’ospedale San Giovanni Bosco. Purtroppo, nel corso della serata, è giunta la notizia del decesso: troppo gravi le lesioni ed il trauma riportati alla testa.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti del commissariato San Ferdinando e la Polizia Scientifica per eseguire i rilievi.
È stato disposto il sequestro dell’area interessata, in attesa degli esiti delle indagini della Procura di Napoli, che ha aperto un fascicolo per definire le cause e le eventuali responsabilità penali.
Indagini e responsabilità
L’autorità giudiziaria ha disposto l’esame autoptico sulla salma al fine di accertare con precisione le cause del decesso. L’autopsia, infatti, rappresenta uno strumento fondamentale nelle indagini, perché consente non solo di stabilire la cosiddetta causa mortis, ma anche di raccogliere elementi utili per ricostruire con maggiore chiarezza la dinamica dei fatti. Attraverso l’analisi medico-legale sarà possibile verificare se la morte sia stata conseguenza diretta delle gravi lesioni riportate nella caduta o se abbiano inciso eventuali condizioni pregresse di salute.
Intanto, proseguono gli accertamenti tecnici da parte degli agenti del Commissariato San Ferdinando, che stanno lavorando per chiarire ogni dettaglio dell’incidente. Verranno ascoltati i testimoni presenti al momento dei fatti e si procederà con i rilievi sull’area interessata, anch’essa posta sotto sequestro.
L’obiettivo degli inquirenti è comprendere se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza previste nei cantieri e se l’evento possa essere ricondotto a eventuali responsabilità umane o a una tragica fatalità.