La minestra di pasta e patate è un classico della cucina romana le cui origini provengono dalla tradizione popolare. Quando si parla di cucina romana si parla di cucina popolare: non è una cucina da ricchi e non è raffinata, quindi non utilizza materie prime costose o difficili da reperire. Si tratta di ingredienti alla portata di tutti. Il suo scopo era quello di saziare e nutrire con il minimo costo, ed è proprio questo che la rende speciale.
La regola delle 3P
La regola delle “3P” (pane, pasta, patate) regna incontrastata. Parliamo di elementi dall'alto valore nutrizionale ed energetico (pensate che le patate hanno un alto valore vibrazionale – ovvero vitale - anche dopo la bollitura), e dal basso costo monetario.
La cucina romana è l'esempio di come ci si può nutrire bene e con gusto esaltando la semplicità delle cose, arricchendole di amore e di particolari attenzioni. Così la cucina del popolo è una ricchezza che nasce dalla povertà. Scopriamo allora questa ricca e gustosa ricetta.
Ingredienti per 4 persone
- 700 gr di patate
- 360 gr di pasta
- 1 cipolla
- 1 o 2 spicchi d'aglio
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 2 cucchiai di passata di pomodoro
- 1 foglia di salvia
- 1 rametto di rosmarino
- brodo vegetale qb
- sale qb
- olio evo qb
- pecorino romano qb
Procedimento
Iniziate dal soffritto mondando e tritando aglio e cipolla e mettendoli in un tegame con un goccio d'olio evo. Quando inizia ad imbiondire aggiungete 2 cucchiai di passata di pomodoro diluita in mezzo mestolo di brodo vegetale, per evitare che l'olio salga troppo di temperatura diventando nocivo.
Aggiungete anche il sacchetto con il rosmarino e la salvia. Qualche minuto per fare assorbire il liquido e potrete unire le patate la carota e il sedano sbucciati, lavati e tagliati a cubetti più o meno della stessa grandezza. Mescolate e continuate la cottura a fuoco moderato ancora per qualche minuto, poi aggiungete il brodo vegetale e lasciate bollire il tutto a fiamma bassa per almeno 45 min.
L'esperienza vi insegnerà a calcolare al meglio la quantità di brodo vegetale necessaria. Considerate i tempi di cottura e l'evaporazione dei liquidi ottenendo la giusta densità. Ma qual è la giusta densità per la minestra di pasta e patate? Diciamo che dipende dai gusti: io trovo che sia più golosa se un po' densa. Addensare la minestra di pasta e patate è molto facile: basta schiacciare le patate che rilasceranno più in fretta l'amido.
Più ne schiacciate più sarà densa: fate varie prove e trovate la densità preferita. Se al contrario è troppo densa significa che avete messo poco brodo. Ora è il momento di cuocere la pasta e di ultimare la preparazione. Aggiustate di sale e buttate la pasta nella minestra, mescolate di tanto in tanto per non farla attaccare alla pentola e spegnete la fiamma quando la pasta sarà cotta al dente. Lasciate raffreddare per qualche minuto e unite del pecorino romano grattugiato. La vostra pasta e patate è pronta da gustare.
Consigli
Di solito nella preparazione delle minestre consiglio sempre di fare un sacchettino con le erbe aromatiche usando una garza sterile (presa in farmacia) e chiusa con dello spago da cucina.
Il brodo in queste Ricette è meglio che sia semplice, per non coprire troppo il sapore. La minestra di pasta e patate può anche essere preparata in anticipo o addirittura qualche giorno prima e conservata in frigo, all'occorrenza basterà portarla a bollore e cuocervi la pasta. La ricetta originale prevede il soffritto con il guanciale o lardo, la cipolla e l'aglio. Io trovo che senza sia buonissima oltre che leggera, ma per i golosi che non vogliono rinunciare a nulla basta pulire il guanciale e tritarlo al coltello e poi rosolarlo con olio, aglio e cipolla e continuare col processo descritto sopra.
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