La cucina giapponese è la più amata dagli italiani e il sushi, secondo solo alla pizza, è il cibo maggiormente ordinato anche a domicilio. Secondo un recente sondaggio, il 30% degli italiani ordina abitualmente sushi.
Secondo una recente ricerca, dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati ordinati a domicilio ben 30.000 kg circa di uramaki e 2.500 kg circa di sashimi, di cui il preferito è quello di salmone. Il piatto della cucina giapponese più ordinato sono gli Uramaky Philadelphia, in molti ristoranti indicati come i California Roll, seguiti dai mitici Edamame (fagiolini giapponesi) offerti molto spesso come antipasto.
Piatti intramontabili restano: il ramen e la zuppa di miso, nelle loro varianti più classiche.
La scelta nei menù è varia e in netto aumento negli ultimi anni sono le proposte fusion e più sofisticate. Oggi gli amanti italiani della cucina nipponica hanno modo di trovare nei loro piatti roll e temaki accompagnati da frutta, salse aromatizzate e contorni floreali commestibili.
Cultura culinaria ideale se non si esagera!
Per i nostri amici giapponesi la perfezione estetica è un valore aggiunto, una vera e propria filosofia di vita, che si riscontra nelle loro attività quotidiane ma si ritrova anche nelle loro cucine. L’armonia e la giusta misura dagli chef giapponesi non è ricercata solo nel gusto ma anche nelle loro composizioni.
Mangiare sushi implica un’esperienza multisensoriale che coinvolge la vista, il tatto e solo successivamente il gusto.
Il successo di un piatto non dipende solo dalla materia prima utilizzata, sicuramente fondamentale, ma anche dal suo equilibrio cromatico, dalla quantità del cibo offerto, quanto dalla sua presentazione.
In Giappone, il sushi è un’arte antica e i cuochi solo dopo anni e anni di esperienza hanno la possibilità di conquistare il titolo di “maestri” del sushi, ottenendo un vero e proprio brevetto, prova della loro professionalità e abilità nell’arte del taglio e della composizione.
Solo chi ottiene questo brevetto in Giappone è autorizzato a vendere ad altri il pesce crudo. Al di la del confine giapponese, purtroppo, si perdono molte caratteristiche fondamentali legate a questa antica arte culinaria, ma nonostante questo qui in Italia resta fortemente ricercata.
Ecco chi sono i più golosi
Al nord i più golosi di sushi sono i milanesi e i fiorentini.
Al sud i più ghiotti sono i palermitani e i napoletani, seguiti da qualche anno dai baresi. Numerosissimi i ristoranti giapponesi inaugurati in Puglia negli ultimi due anni.
Clienti abituali dei ristoranti giapponesi sono i giovani 35enni, seguiti dai 20enni, ma la notizia che genera maggiore curiosità è che sono le donne ad essere le più voraci divoratrici di sushi. Il 40% delle donne italiane desiderano cenare in un ristorante giapponese a fronte del 17% degli uomini e i giorni in cui viene consumato più sushi in Italia è l'8 marzo e il 14 febbraio.