È il primo fumetto italiano a raccontare la piaga del femminicidio. Si chiama «Roberta Lanzino, Ragazza» e sarà presentato a Biella domenica, al museo del territorio alle 17, con una delle autrici, Celeste Costantino, e la consigliera regionale di Sel Monica Cerutti in un dibattito moderato da Francesca Menengon. Il titolo della giornata: «Basta con il femminicidio».

La graphic novel, sceneggiata dalla Costantino e illustrata dalla penna di Marina Comandini, già moglie del grande fumettista Andrea Pazienza, racconta la storia di Roberta, diciannovenne di Rende, in provincia di Cosenza. Che il 26 luglio del 1988 mentre percorre con il suo motorino una strada secondaria viene aggredita, violentata e uccisa da due uomini. Il suo corpo viene ritrovato il mattino dopo, i suoi assassini sono ancora liberi dopo oltre vent'anni.

È questa la storia che Costantino, fondatrice del collettivo Donnedasud e della rete Ragazze interrotte, e Comandini raccontano nel fumetto edito nella collana Libeccio da Round Robin e curata da daSud, l'associazione antimafie che si occupa di recupero della memoria e di linguaggi creativi al servizio delle battaglie per i diritti sociali e civili in Italia.