Una delle tematiche affrontate dalla quarta edizionedel Bif&st (Bari International Film Festival) attualmente in corso, èquella del "Cinema sul cinema". Raccontare la storia del cinema è importantetanto quanto tramandare la storia, la letteratura, il folklore: FedericoFellini, Alberto Sordi, Adriano Celentano, Dante Ferretti, Mariangela Melatohanno costruito il nostro essere italiani nel mondo tassello dopo tassello. Lacalda tradizione che ci fonda non è una tradizione assiomatica: va semprerinnovata e rivissuta. L'indimenticabile "sceicco bianco", il miserabile Checcodi "Luci del varietà", l'emigrante Celentano in un film del 1973 sono stati neltempo reinterpretati, al passo con le nuove frontiere.

Ecco l'incontro tra ilvecchio e il nuovo, che il Bif&st ha celebrato e reso possibile anchegrazie alla presenza in loco di molte tra le più prestigiose personalità delcinema italiano: Beppe Fiorello, Sergio Rubini, Neri Marcoré, Emilio Solfrizzi,Margherita Buy, Alessandro Gassman, Sergio Castellitto sono solo alcuni deinomi che compaiono nel programma del festival.

Non ultimo Carlo Verdone, cheieri sera al Multicinema Galleria ha presentato un documentario sulla sua vita, accompagnato da Fabio Ferzetti, regista del cortometraggio insieme a Gianfranco Giagni. "Carlo!" nonvuole essere autocelebrativo, ha affermato l'attore-regista. In effetti la telecamera, inquesto contesto strumento invisibile, ha fatto prevalere il Carlocomune: le toccanti immagini nella ex-casa (così come l'ha definita lo stessoCarlo) dei genitori, le opinioni di colleghi e amici, il making-of di ognifilm, l'alimentarsi del talento e della passione sono tutti aspetti che i due registihanno saputo rendere in maniera puntuale ed emotiva. Allo spettacolo erapresente anche Luca, il fratello di Carlo. L'attore l'ha salutato con una notad'ironia: "Bari ci doveva riunire! A Roma non ci si incontra mai!"