Come "rispondere a se stessi" si apprendeleggendo il libro "Le vostre zone erronee" dove l'autore W. Dyer, psicologoamericano, illustra al lettore le tecniche per liberarsi dal passato,affrontare le proprie emozioni, superare i pregiudizi e proporsi più attivi nelprendere le decisioni senza rimandare continuamente. È un libro che vuoleispirare l'autonomia di pensiero e l'indipendenzadi azione, evitando di lasciarsi irretire dagli stati d'animo negativi.
L'autore è convinto dell'importanza di cambiare il propriomodo di percepire gli eventi per intervenire con efficacia sui comportamentiche procurano abitualmente fallimenti e cocenti disfatte.
Modificare leabitudini, i precorsi certi del proprio pensiero che porta a comode forme dipregiudizio non è facile e implica fatica e spaesamento, ma è l'unico modo per imparare a evolvere come essere umanoalla ricerca della sua "perfezione".
Gli stati dell'animo condizionano fortemente il pensare el'agire e proprio su questi bisogna intervenire per donarsi altre opportunitàdi elevarsi come esseri senzienti sani, dotati di potere interiore. Per l'autore l'efficienza operativa è data da "lavoro sodo, pensiero lucido,buonumore, fiducia in sé", non è offerta, invece, dall'attribuire colpe aglialtri e imputare agli eventi imprevedibili la causa del proprio disastro.
C'è una frase che dice per sommi capi che non tocca all'uomoessere responsabile degli eventi della vita che non dipendono da lui, ma dicome saprà reagire una volta accaduti.
Nel libro l'autore offre al lettore ungraduale percorso verso la felicitàche esige dall'uomo totale impegno e responsabilità,azione e decisione con se stesso. Nel motivarsi a "essere tutto ciò che si decide diessere" bisogna darsi da fare con energia, coraggio, spiritocombattente e offrirsi una quantità di opportunità sapendo cogliere lemigliori.
Nel libro, sono esplorati i tipi di "comportamenti autodistruttivi" con l'intento di far comprendere allettore come ci si cade nuocendo alla propria salute psico-fisica, s'indagasulle ragioni che giustificano tali comportamenti infelici (sicurezza e autoprotezione) e, infine, sono elencate le iniziative pereliminare gli atteggiamenti deleteri dei quali si è schiavi.
In buona sostanza,per uscire dalle proprie zone autodistruttive si dovranno "esplorare ledifficoltà, esaminare il comportamento negativo-distruttivo,approfondire le ragioni dell'atteggiamento e le strategie concrete" peruscirne.
L'autore punta e batte a spingere il lettore a esaminare lesue scelte di vita assumendosene la responsabilità, accrescere laconsapevolezza di ciò che si sa e si può fare, "curarsi del tempo presente"l'unico attimo nel quale si fa esperienza. Dyer parla a tal proposito di "trasformareil presente in una realizzazione totale" per rendersi efficienti nellavita. Esplorare l'ignoto, rispondere di se stessi, evitare il bisogno dell'altruiapprovazione, elaborare in modo libero il proprio passato, gestire i sensi dicolpa, smettere di rimandare, evitare di adirarsi, amare se stessi, sono soloalcuni dei temi esposti nel libro.