Chi è Matthew McConaughey? Per molti è quell'attore dal cognome impronunciabile, per altri è quello che ha scippato l'Oscar a Leonardo Di Caprio, per altri ancora è un attore diventato ormai maturo. Togliamoci subito il primo dubbio: McConaughey si pronuncia "mècconehei" con l'ultima "e" che quasi si fonde con la "i" finale. Dopo aver vinto l'Oscar come miglior attore protagonista per "Dallas Buyers Club", McCounaghey non si è risparmiato una piccola vacanza in Italia, dove ha recentemente registrato la prima puntata di Amici 13, in onda il 26 marzo.

Scopriamo più da vicino chi è Matthew McConaughey e qual è stato il percorso che lo ha fatto arrivare dritto all'Oscar.

Matthew McConaughey: ritratto in pillole

La carriera di Matthew McConaughey è partita quasi in sordina, con parti più o meno importanti in diversi film (anche d'autore) e altre scarsamente appetibili in pellicole di poco valore. Dopotutto, se la fama di un attore richiama solo all'aspetto fisico, c'è qualcosa che non va. A un certo punto, tuttavia, la carriera di Matthew McConaughey ha preso una svolta: è successo esattamente nel 2011, quando tutti si sono accorti che McConaughey, oltre che un bell'uomo, era anche un bravo attore.

  • Gli inizi

Nei primi anni Novanta la sua carriera si trascina tra alti e bassi, spaziando di genere in genere: McConaughey si mette in mostra in film e filmetti di basso spessore, tra cui spicca "Non aprite quella porta IV", bollato dalla critica come il peggior film della serie.

  • Prime importanti esperienze

Una prima svolta avviene nella seconda metà degli anni Novanta: McConaughey si mette in mostra nel mal riuscito "Il momento di uccidere", un legal thriller diretto da Joel Schumacher, è protagonista del sottovalutato "Amistad" di Steven Spielberg e dell'interessante "Contact" di Robert Zemeckis.

Le premesse di una carriera supersonica ci sono tutte, ma qualcosa si rompe. Accetta di prender parte a "EdTV", film che ha la sfortuna di trattare gli stessi argomenti di "Truman Show" più o meno nel periodo in cui "Truman Show" viene acclamato da pubblico e critica.

  • L'oblio

Il decennio successivo sprofonda McConaughey nell'oblio dei film d'azione e delle commedie romantiche, diventando più sex symbol che attore.

"Prima o poi mi sposo", "Come farsi lasciare in 10 giorni", "A casa con i suoi" e "La rivolta delle ex" sono solo alcuni tra i film che etichettano McConaughey come un attore da commedie romantiche.

  • La rinascita

Poi, inaspettatamente, la vera svolta: McConaughey si ferma un anno, rifiuta tutti i copioni che gli offrono sempre la stessa parte e cerca qualcosa di diverso.

Se dovessimo scegliere un film che ha fatto risorgere Matthew McConaughey dalle ceneri, questo sarebbe senza dubbio "Killer Joe", di William Friedkin. Quando appare per la prima volta, ha il pregio di bucare lo schermo e una buona parte di spettatori neppure lo riconosce. La gamma di espressioni facciali si è arricchita notevolmente e la crescita attoriale è a dir poco evidente.

Seguono dunque film d'autore, copioni interessanti e personaggi più complessi di quelli a cui McConaughey ci aveva abituati, fino a "The Wolf of Wall Street" e soprattutto "Dallas Buyers Club", dove si è trasformato fisicamente perdendo 23 chili.

Ovviamente la sua carriera non si ferma qui: presto, infatti, lo vedremo nell'ultimo film di Christopher Nolan, "Interstellar". Insomma, la nuova vita di Matthew McConaughey sembra proseguire nel migliore dei modi.