La breve ma intensa carriera di appena un anno dello scrittore moderno e contemporaneo Vincenzo Ardito sembra essersi conclusa. I motivi di tale decisione restano insoliti ma senz'altro da rispettare. Il giovane autore ha deciso di ritirarsi dal mondo letterario, pare, per seguire altri interessi. Anche in questo ha dimostrato, ancora una volta, la sua originalità. Mentre diversi autori si affannano anni e anni per la carriera o sperando di diventare famosi - anche a costo di fare vili compromessi - Ardito invece ha sempre avuto un interesse parziale per le sue opere e per la scrittura.

Scrivendo prima di tutto per se stesso e poi per il pubblico; ragion per cui non si era mai creato un coinvolgimento emotivo (eccessivo) nella sua attività.

Eppure, firmando tre soli Libri, è come se Ardito, in così breve tempo, avesse realizzato tre esperienze letterarie, di genere diverso e di maturità e crescita artistica diverse, facendo emergere la sua adattabilità a cambiare genere evitando così la trappola di fossilizzarsi su un'unica gamma. Chi ha amato le opere di questo autore, attendendo ansiosamente opere successive, resterà deluso apprendendo che c'erano tre romanzi 'work in progress' che forse non saranno mai pubblicati o se non altro resteranno in sospeso per un tempo imprecisato.

Anche questo fa parte dell'artista: emozionare o suscitare sentimenti qualunque cosa si faccia. Con la rapidità di un ghepardo, Ardito si è fatto largo tra gli scrittori, prendendosi un posto e lasciandolo in breve tempo. Come per le meteore che passano veloci ma lasciano la scia, così Vincenzo Ardito ha fatto una breve comparsa nel mondo letterario lasciando indiscutibilmente un segno indelebile i cui romanzi resteranno per sempre nel cuore dei lettori e avranno un posto tra i classici della narrativa.

Accenniamo i suoi tre romanzi divenuti 'cult' come Lausanne - storia di una ragazza, La gemma azzurra e Guai con le donne, nonché storiche collaborazioni con il cantautore Luca Schioppa e la scrittrice romana Sara Colonnelli.