I Verdena non si smentiscono mai. Il loro nuovo Endkadenz vol.1, parte di un progetto più ampio che andrà a concludersi quest'estate con l'uscita del secondo volume, è un altro coraggioso salto nel vuoto. Una storia lunga vent'anni, quella della band bergamasca, fin da subito capace di calcare le scene col suo rock alternativo nevrotico e febbrile, sospeso tra asperità grunge e sensibilità pop. Un percorso caratterizzato dalla totale assenza di fretta (diversi gli anni puntualmente intercorsi tra un'uscita e l'altra) e dal coraggio di resistere ai condizionamenti esterni, ribadendo ogni volta una grande libertà e un'elevata attitudine alla sperimentazione.

Endkadenz vol.1 arriva quattro anni dopo il monolitico Wow, doppio album che già allargava sensibilmente i confini del sound dei fratelli Luca e Alberto Ferrari e della bassista Roberta Sammarelli, aprendo ad un variegatissimo pop psichedelico. Registrato e masterizzato in proprio presso lo storico Henhouse, un pollaio trasformato in studio di registrazione, il nuovo lavoro segna un ulteriore tentativo di allargare lo spettro sonoro e ridefinire le regole compositive della band.

Brani come "Ho Una Fissa", "Un Po' Esageri", "Rilievo" e "Inno del Perdersi" sono sommersi da muri di distorsioni che sconvolgono i timbri di ogni strumento, dalle percussioni di Luca Ferrari alle chitarre imponenti e mai così heavy di Alberto, la cui voce è perennemente filtrata e trattata.

Le incursioni rumoriste sono numerose, dal marasma di "Sci Desertico" all'evoluzione sovraccarica di "Alieni Fra di Noi". Non mancano piacevoli momenti dove si appianano le dissonanze aprendo alla dimensione acustica ("Nevischio") o ai motivi briosi di piano ("Contro la Ragione") testimoniando l'intatta vocazione pop della band.

Un disco coraggioso, dove i contorni dei brani sono in continua mutazione, senza un attimo di tregua per l'ascoltatore. Un disco, però, profondamente legato al cammino dei Verdena, che entusiasmerà certamente i fan di ieri e di oggi.E dal 27 febbraio parte da Rimini un tour che, per un mese, attraverserà l'Italia permettendo ai molti appassionati di assistere ad un evento che si preannuncia imperdibile.