C'è una scena che nel film si ripete sino alla fine, è quella di una scalinata che da un ponte sopra una ferrovia permette ai passeggeri di entrare in città. Si vede una fiumana umana che scende le scale con una folla di familiari che attendono in ansia. Quando tutti sono scesi le grandi porte in ferro battuto si chiudono, i due poliziotti se ne vanno e tutto rimane deserto. Intanto Lu, la protagonista femminile, attende invano l'arrivo del marito. La scena si ripete anche alla fine, ma il marito è lì, accanto a lei, e lei non lo riconosce.
La rivoluzione.
Tutto il film del grande regista di Lanterne Rosse, Zhang Yiman, e dei blockbuster made in China, racconta una vicenda accaduta nella Cina del 1966 in piena rivoluzione Maoista. I soldati della rivoluzione culturale cinese perseguitano un dissidente, Lu Yanshi,che è sposato con Feng Wanyu e da cui ha avuto una bambina. La coppia è molto affiatata, purtroppo però lui viene arrestato e costretto a vivere nei campi di lavoro lontano dalla famiglia. La bimba diventa una bella ragazza impegnata in un corpo di ballo e durante le prove le fanno intendere che se rivelerà dove è nascosto il padre lei potrà far carriera. Così durante una fuga il padre viene arrestato, riportato ai lavori forzati e costretto a vivere sempre lontano dalla famiglia.
Zhang Yiman ha presentato questo film fuori concorso a Cannes, [VIDEO] ed è un regista che ha raccolto premi importanti, due Leoni d'oro, un Orso d'Oro col film 'Lanterne rosse', un Orso d'Argento e un Gran Premio della Giuria a Cannes col film 'Vivere'.
In questo film, che racconta il dramma di un dissidente e il male che la Rivoluzione Culturale ha compiuto sull'animo dei cittadini cinesi, incredibile è la scena finale.
Come al solito nella vita quotidiana del cinese domina la ferrovia. E benché vecchia e incapace di muoversi la moglie di Lu vuole ritornare alla stazione per vedere arrivare il marito. Le lettere un bel giorno arriveranno in una scatola di legno. Il marito finalmente riabilitato e ritornato a casa gliele leggerà, ma ormai il male si è compiuto e l'amnesia della donna rimane un danno irreversibile.
Tutto si chiude con l'attesa di lei, davanti alla stazione e con il marito accanto che lei non riconoscerà più.
Il film è nelle sale italiane dal 26 marzo e giungerà nelle sale cinesi il 25 maggio. Un lavoro forse troppo silente, ma il dolore, sembra dirci Yiman, a volte non vuole platealità, e l'aiuto silenzioso del marito alla moglie malata si svolgerà in sordina negli interni delle case cinesi che poco hanno a che vedere con lo sfavillio delle nostre. Lavoro interessante perché il regista con questa storia, tratta da un romanzo di Yan Geling,(autrice di un altro famoso romanzo I tredici fiori della guerra) ha il coraggio di denunciare il grande male perpetrato ai suoi figli da quella che chiamavano allora 'Rivoluzione culturale'.