É on air in questi giorni la campagna 2015 di Repower, affidata all'occhio esperto di un grande della fotografia, Howard Schatz. Il tema trattato é quello del corpo umano, sicuramente il soggetto più fotografato nella lunga e proficua vita artistica di Schatz.
Il fotografo americano nasce 75 anni fa e, come affermato in varie occasioni dall'artista stesso, si può dire che ad oggi abbia già vissuto due vite. La prima, quella del giovane medico che si laurea in Illinois, si conclude dopo qualche anno dalla laurea, come chirurgo della retina. É in questo periodo che la passione per la fotografia (ed il corpo umano) vengono fuori in maniera irresistibile.
La sua manager e compagna di una vita, Beverly Ornstein, ha rappresentato una presenza fondamentale in questo periodo, sostenendo questa passione affinché diventasse la sua nuova vita.
Oggi Howard Schatz celebra la sua carriera con un doppio libro prezioso, "Schatz, Images 1988-2013", in cui é possibile ripercorrere la sua maturazione artistica attraverso i molti, e molto diversi tra loro, progetti che ha realizzato. Si tratta di un elogio del corpo umano in tutte le sue forme e in condizioni assolutamente atipiche. Capita così che un corpo fortemente sovrappeso diventi una scultura astratta mentre dettagli ripresi sottacqua perdano qualsiasi riferimento al corpo umano in un gioco di riflessi e opacità.
Una selezione importante degli scatti più belli di Howard Schatz sarà presto in mostra a Milano durante il semestre EXPO.
Il punto di vista unico e originale di Schatz ha permesso a Repower di realizzare uno vero spot d'autore durante il quale si vedono corpi perfetti assumere quasi le sembianze di macchine. Grazie all'ispirazione ed alla tecnica del fotografo, nonché alla colonna sonora scritta da The Bloody Beetroots, si rimane sorpresi e colpiti dal risultato, che certamente non passa inosservato.
Repower riesce così a raccontare con le immagini il proprio valore in qualità di personal trainer dell'energia. Un partner affidabile che é sinonimo di risultati ma anche di potenza. Fare una scelta di questo tipo, affidando la campagna ad un artista piuttosto che ad un testimonial, significa prendersi dei rischi ma anche voler marcare la propria unicità in tutto, anche nella capacità di comunicare.