Con i suoi film aveva fatto sognare una generazione d'italiani a cavallo degli anni 70. L'attrice di Malizia, Laura Antonelli è morta a Ladispoli, vicino Roma, all'età di 73 anni. A trovarla morta in casa, dove viveva sola, è stata la donna delle pulizie. Molto probabilmente un infarto la causa. Aveva raggiunto la popolarità con film divenuti dei veri e propri cult del Cinema italiano e non solo, come "Malizia" di Salvatore Samperi (1973) e "Sessomatto" di Dino Risi, fu un'icona indiscussa del cinema sexy, lavorando tra l'altro con grandi maestri come Patroni Griffi (Divina Creatura, 1975), Ettore Scola (Passione d'amore, 1981) e Luchino Visconti (L'innocente, 1976).

Come da sue ultime volontà verrà sepolta a Ladispoli. Si attende l'arrivo del fratello Claudio dal Canada per stabilire il giorno del funerale.

La consacrazione con "Malizia"

Nel 1971, Laura Antonelli ruba il cuore dell'attore Jean-Paul Belmondo, conosciuto sul set di "Trappola per un lupo". Con l'attore francese ha una relazione durata tra alterne vicende per nove anni. Raggiunto dalla notizia, Belmondo ha commentato: "Laura fu per me prima di tutto una compagna adorabile, dallo charme eccezionale", aggiungendo: "Di lei conservo solo ricordi meravigliosi".

La vera consacrazione per Laura Antonelli arriva con "Malizia" di Salvatore Samperi nel '73. Clementelli, il produttore, voleva affidare la parte della protagonista a Mariangela Melato, ma Samperi lo convince a ingaggiare la Antonelli.

Nei panni della cameriera Angela, al fianco di un giovane Alessandro Momo, riscuote un successo clamoroso che le vale un "Nastro d'argento" come migliore attrice protagonista e un "Globo d'oro" come attrice rivelazione da parte della stampa estera. Grazie alla fotografia di Vittorio Storaro, che valorizza la sua fisicità, entra nell'immaginario erotico degli italiani.

Laura Antonelli che non si capacitava di un tale successo commentava: "Sono bassina, un po' tondetta e ho le gambe piuttosto corte: chissà perché piaccio?".

I guai e il ritiro

Nel '91 i carabinieri trovano nella sua villa di Velletri 36 grammi di cocaina. Laura Antonelli viene arrestata, scontato qualche giorno in prigione, passa ai domiciliari.

Condannata inizialmente a 3 anni e 6 mesi, verrà assolta dopo 10 anni, perché le viene riconosciuto l'uso personale. Un'esperienza che la segnerà irrimediabilmente. Sempre nel '91 cerca di tornare alla gloria passata. Samperi la contatta per "Malizia 2000", seguito del film che l'aveva consacrata. Il sequel andò malissimo e l'attrice che si era sottoposta a iniezioni di collagene al viso per interpretare la parte ebbe una forte reazione allergica che le deturpò i lineamenti. In seguito a questo decise di ritirarsi dalle scene. Ormai sola e in povertà era tornata all'attenzione della cronaca quando l'amico Lino Banfi aveva intrapreso una battaglia per farle ottenere i benefici della legge Bacchelli.

A questo, Laura Antonelli rispondeva con una lettera in cui chiedeva solo di essere dimenticata.

La ricordiamo con le parole che l'amico Simone Cristicchi le ha voluto dedicare su Twitter: "Ora cammini libera, e ti perdi tra la gente, Con il nome di una donna come tante... Laura..". Il cantautore era rimasto tanto colpito dalla sua storia da ispirargli un brano.