Il cinema horror rappresenta da tempo un vero e proprio pentolone di idee, originalità e terrore. Non tutti però hanno le capacità perimmergersi in questo mondo, perennemente delimitato dal rischio del "già visto" o del "non spaventa". Ci vuole il guizzo, la trovata geniale, l'attitudine asaper leggere ed interpretare le paure degli spettatori, solleticandole con quella giusta miscela di note inquietanti, riprese che indugiano suidettagli più macabri e malvagità che si nasconde nell'ombra.
Tutto questo ha un nome: Wes Craven. In questo articolo non mi intratterrò suuna semplice (quanto scontata) esposizione della filmografia del regista, ma scelgo piuttosto di soffermarmi sull'esperienza che i suoi lavori erano (e sono tuttora) in grado di regalare a chiunque dovesse scegliere di visionarli.
I film dello zio Wes (così come amano chiamarlo i fan più fedeli) hanno senza dubbio lasciato un'impronta ben visibile nel panorama cinematografico e, al tempo stesso, in quello culturale, tenendo conto di come le sue creazioni siano riuscite ad arrivare al pubblico, influenzandone i gusti e le propensioni.
Inquietudine e paranoia come fili conduttori
L'impronta del maestro la riconosci subito, fin dalle prime scene proiettate sul grande schermo. Lo stile distingue e non confonde, delineando in maniera netta anche i personaggi resi celebri grazie alle sue pellicole. Gli americani in primis, ed il resto del mondo poi, hanno dovuto fare i conti con le notti insonni causate da uno dei suoi "mostri sacri" più popolari, Freddy Krueger.
L'entità dagli artigli affilati, protagonista del ciclo "A Nightmare on Elm Street", ha cominciato ad infestare gli incubi delle sue vittime fin dagli anni '80, diventando una vera e propria icona del genere. Il decennio successivo è stato poi segnato dagli omicidi di un altro franchising, vale a dire "Scream", vero e proprio spartiacque per il successivo filone dei cosiddetti teenager horror movie.Restano altresìcelebri anche altri lavori, come "L'ultima casa a sinistra" e "Le colline hanno gli occhi".Il sipario sulla vita di Wes Craven viene giùall'età di 76 anni, in seguito ad una malattia che non gli ha lasciato scampo, ma le sue creazioni continueranno a vivere grazie alla passione degli horror-addicted, che sanno riconoscere e portare avanti la qualità, proprio come in questo caso.