Lo spettacolo in scena sul palco del Teatro Manzoni di Milano dal 22 ottobre all'8 novembre 2015 “La Grande Guerra di Mario” si ispira al film “La grande guerra” di Mario Monicelli. La drammaturgia originale è stata scritta da Angelo Crespi su misura per i suoi interpreti: Edoardo Sylos Labini, Debora Caprioglio, Marco Prosperini, Francesco Maria Cordella, Gualtiero Scola, Giancarlo Condè. Oltre al cast di attori in scena un QuartettoParticolare composto da: Francesco Bossi, Federico Pinardi Feletti, Giacomo Giannangeli, Marco Cusenza.

La regia è dello stesso Edoardo Sylos Labini, che dopo “Nerone duemila anni di calunnie”, si cimenta in questa nuova fatica.

La trama dello spettacoloLa scena si apre su una trincea dove sono asserragliati dei soldati italiani, in attesa di strappare pochi metri di terra agli austo-ungarici durante quella odiosa guerra. E' qui sul fronte che arriva Mario (Edoardo Sylos Labini), un soldato semplice di fanteria dalle origini romane che, per sopravvivere, aveva fatto di tutto per imboscarsi mal comprendendo il senso vero di quella guerra. A motivo di ciò ben presto si scontra con l'insensato militarismo del suo superiore, il cap. Corti (Marco Prosperini), che lo prende di mira e lo sottopone a vessazioni di ogni tipo, superate grazie al suo carattere giocoso e ironico che lo porta a citare continuamente frasi satiriche del famoso poeta romano Trilussa.

La guerra per i soldati è anche occasione per rinsaldare vincoli di amicizia profonda, nonostante sul fronte di quella guerra si incontrassero giovani provenienti da più svariate culture e che spesso, parlando solo il dialetto, facevano fatica a capirsi. Tutti però sono accomunati dallo stesso spirito di sopravvivenza e così Mario, dopo una iniziale incomprensione con uno dei commilitoni, stringe rapporti sinceri con Ambrogio (Gualtiero Scola), un brianzolo fragile e sognatore, Gennaro (Francesco Maria Cordella), un napoletano furbo e smaliziato, ma in fondo sincero, ed altri fanti di diverse zone d'Italia.

Non molto distante dalla prima linea giunge Adalgisa (Debora Caprioglio), una giovane vedova di guerra, che per sopravvivere si prostituisce con i soldati sotto falso nome. Ben presto però si stanca di quella vita e dopo essersi innamorata di Mario (Edoardo Sylos Labini) progetta di scappare con lui in America. Gli eventi precipitano e Adalgisa viene catturata da un ufficiale nemico (Giancarlo Condè), che per estorcerle il piano d'attacco dei soldati italiani minaccia di ucciderla.

Mario sopraggiunge in questi frangenti e, comprendendo solo ora di amare Adalgisa, si offre come ostaggio in cambio della sua vita, promettendo all'aggressore di poter rivelare i segreti dell'attacco. Però, una volta avuto la certezza che la donna amata era al sicuro, si rifiuta di tradire la Patria e perde la vita da eroe. Mario, che mai aveva rincorso il mito patriottico, si era trovato costretto dalle circostanze ad immolarsi per la donna amata e per il suoi commilitoni, che lo credevano invece disertore.

Uno spettacolo nato in collaborazione con l’Esercito Italiano per le celebrazioni del Centenario del primo conflitto mondiale, che ricade quest'anno. Nella sua trama si intrecciano armi, amicizia, passione, amore profondo e viene messo a fuoco un triste momento del passato storico italiano non troppo lontano. Due atti in cui gli eventi che si susseguono talvolta generano il sorriso, altre volte la tristezza per tutti quegli italiani che andarono a morire al fronte per la Patria.