Chi volesse vedere l'opera pittorica del grande Francisco Goya non può in questo mese che andare al Cinema: un docu-film di David Bicherstaff offre al pubblico italiano non solo la visione dei quadri più noti del grande artista in mostra alla National Gallery di Londra, ma attraverso le ricerche più aggiornate fa luce sulla personalità complessa dell'artista e sulle vicende biografiche meno note e particolarmente misteriose della sua esistenza. Goya nasce nel 1746 in un paesino della provincia di Aragona e presto la famiglia si trasferirà a Saragozza dove compirà i primi studi artistici e conoscerà quel Francisco Bayen che gli permetterà poi di entrare a corte, poi morirà a Bordeaux nel 1828.Quest'uomo avrà modo di vivere nella Spagna dell'Inquisizione e insieme conoscere le luci e i bagliori della Rivoluzione Francese, ma anche di patire l'invasione sul territorio spagnolo delle truppe di Napoleone e osservare con acutezza tutti i mali di una guerra sanguinosa.

Goya e la bellezza dei suoi ritratti al cinema

Davanti a tele di inaudita bellezza e ai famosi ritratti dei regnanti di Spagna e di membri dell'aristocrazia spagnola, emerge tutto il talento di questo artista dalla personalità complessa, capace di slanci di generosità e di condivisione delle sofferenze del popolo, condannato alla fine all'emarginazione e alla solitudine per una malattia che lo renderà completamente sordo.

Ma nel film, con riprese di grande effetto, tutta la pittura di Goya sfila davanti agli occhi dello spettatore insieme ai racconti e alle analisi di importanti artisti del momento come Xavier Bray, Dryden Goadwin, Nicola Philipps: ogni osservatore riesce a cogliere la portata della rivoluzione e della grandezza dell'artista.

Ricordiamo che un suo celebre dipinto ispirò Picasso nella realizzazione di Guernicae che il quadro 'Saturno divora i suoi figli' segna il passaggio inconsapevole all'espressionismo contemporaneo. Grande disegnatore, lui figlio di un doratore, e soprattutto grande ritrattista, ma anche uomo dall'indole indipendente e capace di non piegarsi ai voleri del suo massimo committente, il Re di Spagna, condurrà una vita all'insegna di un'Arte di altissimo valore che ora è raccolta massimamente al Prado.

Sui rapporti tra Goya e la Santissima Inquisizione Milos Forman nel 2006 realizzò un film dal titolo 'Il grande Inquisitore'.

Ora il film uscito a febbraio mostra in tutto il suo splendore una pittura reaistica e coraggiosa. E come dichiara Milos Forman, ogni storia che racconti come ogni quadro che realizzi è un modo di fare politica. Il film è stato in proiezione nelle sale italiane nelle giornate del 2-3 febbraio, è in programmazione presso il cinema Il Nuovo a La Spezia dal 4 al 6 febbraio