Il 16 marzo 1941 nasceva uno dei più grandi registi italiani di tutti i tempi, Bernardo Bertolucci. Un uomo, un artista, un maestro che ha dedicato la sua vita al Cinema, apportando con i suoi film qualcosa di nuovo, qualcosa di inedito. Infatti, a soli 21 anni debutta dietro la m.d.p, con il film 'La commare secca', in cui mostra subito la sua abilità nel disegnare nello spazio profilmico, dinamiche e traiettorie che rendono sullo schermo estremamente fluido e piacevole lo scorrere delle immagini. Un maestro che nel 1972 ha regalato alla Storia del cinema, un capolavoro come 'Ultimo tango a Parigi', che è diventato l'emblema di uno sguardo, di una visione, di un modo di fare cinema senza filtri.

Bertolucci ha mostrato l'osceno, senza esitazione, senza paura, senza la voglia esplicita di scandalizzare. L'ha fatto, però, restituendo alle immagini tutta la forza poetica delle emozioni, dell'eros in primis. Un regista che ha sfidato le majors cinematografiche americane e che ha avuto Hollywood ai suoi piedi, quando nel 1988 il suo film 'L'ultimo imperatore' ha vinto nove Premi Oscar, tra cui quello come miglior regista.

La teoria della porta aperta

Per chi, come me, ama il cinema di BernardoBertolucci, in maniera autentica, viscerale, profonda, oltre i suoi film, restano come Stella polare i suoi insegnamenti, il suo modo di raccontare il cinema e le sue opere, ma soprattutto colpisce puntualmente il suo incredibile entusiasmo, lo stesso che l'ha spinto a dichiarare che avrebbe voluto girare 'Io e te' in 3D.

Un maestro che non ha avuto paura di osare, di varcare limiti e confini, di mostrare e rivelare pulsioni, emozioni, pensieri, corpi e gesti, che altri hanno relegato all'immaginazione per timore di essere scandalosi. Ma l'insegnamento più grande è quello che nelle sue biografie, viene indicato come la teoria della porta aperta: 'Sul set come nella vita bisogna sempre lasciare una porta aperta'.

Dunque, l'invito a non chiudere la porta, ad essere sempre disponibili all'imprevisto, a quell'inedito di follia, che potrebbe cambiarti radicalmente la vita, o che sul set potrebbe far diventare il tuo film un'opera d'Arte.

Buon compleanno, maestro!