L'unica rivoluzione riuscita del '900sembra essere stata quella delle donne che svolgono, tra le altre attività,il lavoro più importante: quello di dare alle luce e di crescere dei figli. Lo sosteneva la scienziata torineseRita Levi Montalcini, nata a Torino il 22 aprile del 1909. Vincitrice del Premio Nobel per la medicina e senatrice a vita, la scienziata ha cavalcato tutto il secolo: “Riprendiamoci la notte” era uno slogan delle femministe novecentesche torinesi, mentre adesso i giovani dicono “”Riprendiamoci il divertimento”, ovvero uno svago notturno sano e sicuro.
Settant'anni fa, le donne italianeassursero a pieno titolo a protagoniste della vita politica e sociale con il diritto di voto. Furono 21 le candidate, tra cui3 piemontesi (Teresa Noce, Rita Montagnana e Angiola Minella) elette alla Costituente. In vista del 1° maggio, poi, anche l'arcivescovo Cesare Nosiglia ha presoposizione: "Il lavoro sarà sempre, secondo l'insegnamento sociale della Chiesa, lo snodo fondamentale per raggiungere una dignità”. Ma in Piemonte si è registrato un vistoso calo degli occupati(-92 mila i permanenti e -22 mila quelli a termine) che riporta ai livelli del 2015. Domani i nuovi dati Istat.
Poco più di un mese fa, piazza San Carlo si è tinta di rosa per "Just The Woman I am", conquasi 10milacorridori a piedi che hanno percorso 6 chilometri.
Il loro scopo era quello di raccogliere fondi per la ricerca sul cancro. L'esempio è stato preso dal "women's liberation movement" che ruppe i ponti con un femminismo voltosolo a ottenere diritti formali, in nome di conquiste sostanziali, riguardanti in particolar modo il mondo del lavoro.
Una difficile emancipazione
Il voto femminile è stato il primo passo per arrivare al formale riconoscimento nella Costituzione del 1948.
Un lungo percorso di emancipazione con ancoratante tappe da affrontare, che per molti versi ancor oggi non può dirsi concluso, visto che ci sono casi didonne costrette a mozzarsi l'anulare, per togliersi la fede e svincolarsi dal marito fedifrago. Comunque, "Il cammino delle donne dalla Liberazione a oggi" è un simbolico ciclo di 4 incontri sulle vicende di quella stagione.
Si sviluppaattraversoil dialogo tra giovani e donne di primo piano nel panorama sociale, professionale e artistico-culturale.
Durante letture, filmati e momenti musicali, l'attrice Elena Ruzza presenterà alcune letture teatrali. Oggi, 29 aprile, la partigiana Carla Dappiano e l'attriceGeppi Cucciarisi confrontano conla giornalista Simonetta Rho. Il 19 maggio tocca a Daniela Dell’Occhio e a Nadia Pastrone, fisica del Cern di Ginevra.Per ottobre verranno organizzati altri due incontri in date da definire, ai quali prenderà parte anche la giovane cantante piemonteseLevante.
Anche la 21/a edizione del Festival delle Colline Torinesi, dal 2 al 21 giugno, sulle tracce indicate dal Mibact, è dedicata alla donna.
Spiega il suodirettore Sergio Ariotti:"Si intendevalorizzare il lavoro di autrici, attrici, registe e performer, impegnate a rappresentare le biografie di personaggi femminili o semplicemente se stesse, le loro scelte socio-politiche, le loro battaglie di civiltà". In scena la drammaturgia internazionale: dalla greca alla francese, dall'israeliana alla romena, fino a quella argentina, il Festival delle colline ha come focus l'identità di genere. Tra gli spettacoli più attesi c'è "Mdlsx" di Silvia Calderoni.Si assisterà ad una sorprendente e sincera confessione della propria identità contro ogni pregiudizio. In cartellone anche il "Progetto Pasolini" con molti spettacoli, tra cui "Orgia" della compagnia pugliese Fibre Parallele, in prima nazionale.