È uno dei brani più famosi della storia del rock, senz’altro il più famoso dei Led Zeppelin, si intitola “Stairway to Heaven”. Ed ècopiato. O, almeno, così si dice da diverso tempo. Un’accusa fastidiosa, quella di plagio, che nessun musicista vuole trovarsi appiccicata, anche perché, a volte, si basa su una somiglianza, che basta a sostenere lo scandalo, ma non a costruire una canzone, a maggior ragione se lunga e complessa come “Stairway to Heaven”.

Il giudice americano Gary Klausner, però, chiamato a valutare se il brano dei Led Zeppelin possa o meno essere stato copiato da “Taurus” degli Spirit, di somiglianze dice di averne trovate parecchie.

A suo parere, si va ben oltre “la semplice struttura” in “progressione cromatica discendente” dell’arpeggio iniziale e la sua conclusione è che le similitudini fra i due brani sono così tante da meritare una analisi approfondita.

La parola alla giuria

Toccherà quindi ad una giuria decidere se “Stairway to Heaven” abbia genitori diversi rispetto a quelli finora conosciuti. Potrebbero non essere più Jimmy Page e Robert Plantgli autori del brano, ma gli Spirit del defunto Randy California, oggi rappresentato dal procuratore Michael Skidmore. La notizia dell’azione legale risale a quasi due anni fa (maggio 2014), ma si è arrivati solo oggi ad una prima svolta, con la prima udienza del processo fissata per il prossimo 10 maggio.

La discussione sul confronto fra “Taurus” e “Stairway to Heaven” va avanti in realtà da anni, con il bassista degli Spirit Mark Andes che raccontava di quella volta, era il 26 dicembre 1968, in cui gli allora sconosciuti Led Zeppelin aprirono un concerto degli Spirit. Il palco era quello della Denver Auditorium Arena e Andes diceva che fu proprio in quell’occasione, a suo parere, che i Led Zeppelin ascoltarono “Taurus” per la prima volta, rimanendone affascinati.

Storia del rock, storia di plagi

Quello dei Led Zeppelin non è certoil primo casodi canzone, anche famosissima, di cui si dice sia il frutto di un clamoroso plagio. Anche i colleghi hard rock dei Led Zeppelin, i Deep Purple, ci sono andati di mezzo perché a molti la loro “Child in Time” ricorda il brano degli It’s a Beautiful Day “Bombay Calling”.

Non di meno, la celeberrima e ammiratissima “Hotel California” degli Eagles ha più di qualche tratto in comune con “We used to know” dei Jethro Tull. Qualcuno vede in “Sincerità” portata al successo dalla cantante Arisala stessa struttura di “Vincent” di Don McLean e lo stesso accade con molti brani di Zucchero (ad esempio “Con le mani” rispetto a “Purple Haze” di Jimi Hendrix e “Diavolo in me” rispetto a “High time we went” cantata da Joe Cocker).

Il caso più recente e famoso vede coinvolto Albano Carrisi, al quale Michael Jackson rubò “I cigni di Balaka” per comporre “Will you be there”, colonna sonora del film “Free Willy”. Era il 1992 e i giudici diedero ragione ad Albano, condannando Michael Jackson a pagare una multa di quattro milioni di lire.

No, non dollari, proprio lire. In realtà, venne poi fuori che il plagio c’era sì stato, ma da parte di entrambi, che si erano ispirati a “Bless you for being an Angel” degli Ink Spots. Solo che la canzone eradel 1939 e, quindi, nientecopyright.