Il ritorno dei Muse in Italia, dopo il concerto al Postepay Rock Festival a Roma nel Luglio 2015, porta con sései date sold-out a Milano, nel Mediolanum Forum. La passione dei fan italiani non si è fatta attendere, con biglietti polverizzati già a più di un mese dal concerto. Vediamo nello specifico ciò cheè accaduto nella serata del 17 Maggio.
Lo spettacolo con i droni sopra il pubblico
La band britannica non si è smentita nemmeno questa volta. Dopotutto chi assisteai concerti vede uno spettacolo a tutto tondo. Così, dopo le ciminiere che sputavano fuoco al concerto dello stadio Olimpico del 2013, ecco arrivati i droni.
Il concerto inizia qualche minuto dopo le 21 con la canzone Drones (ultimo brano dell'omonimo album, pubblicato nel 2015 e vincitore del premio "Best rock album" ai Grammy Awards del 2016): la band non è ancora sul palco quando si alzano dei veri e propri droni, che sorvolano il pubblico presente.Chris Wolstenholme e Dominic Howard (insieme aMorgan Nichollsalla tastiera) emergono dall'oscurità. Parte il riff di Psycho e arriva Matthew Bellamy, in forma smagliante e carico come al solito. La novità del Drones World Tour è lo stage, che ruota a 360°, in maniera continua. I
l tema ricorrente è sicuramente quello della guerra, con le conseguenti tematiche della disumanizzazione, del soggiogamento e dell'annullamento delle volontà personali.
Le immagini che scorrono sugli schermi sul palco sono estremamente dirette, mentre la band esegue Reapers, con annessi virtuosismi alla chitarra di Bellamy. Quindi un ritorno al passatocon Bliss e Citizen Erased(del secondo album Origin of Symmetry), intervallate da Dead Inside, giusto per continuare ad enfatizzare i temi della "morte simbolica" dell'individuo, causata dai poteri forti.
Arriva il momento diThe 2nd Law: Isolated System,The Handlere Supermassive Black Hole, a chiudere una fase di brani forti, con sonorità molto rock e significati che rimandano all'isolamento, all'oppressione e alla distruzione delle relazioni.
Con Starlight e Madness si ritorna in un clima più spensierato, il pubblico apprezza, salta, canta e balla, anche grazie alla performance di Wolstenholme eHoward in Munich Jam, pezzo strumentale che si interfaccia tra le due canzoni.
Un'intramontabile Map of the problematique introduce sugli schermi il discorso di John Kennedy, prima di Defector, sempre contenuta inDrones, che inneggia alla presa di consapevolezza e alla diserzione dai burattinai. Time is running out e Uprising fanno esplodere i presenti al Mediolanum Forum, che seguonola band cantando a squarciagola e accompagnando la musica con battiti di mani. In The Globalist (la canzone che secondo Matt Bellamy è la continuazione di Citizen Erased), mentre sulla band si abbassano dallo stage dei teli, un drone a forma di aereo sorvola le teste del pubblico, scandendo ilcrescendo stesso del pezzo. Riparte Drones, con i Muse ancora nascosti dai teli, che lasciano intravederesolo le loro ombre, grazie alle luci ad effetto.
La fase conclusiva del concerto
Take a bow segna uno spartiacque nel percorso del concerto. I teli si rialzano mentre viene eseguita la canzone contenuta in Black Holes and Revelation, aprendo la strada a Mercy, dove la festa dei Muse e dei loro fan si concretizza concoriandoli e stelle filanti che avvolgono palco e spalti. Il concerto termina con Knights of Cydonia, preceduta dalla famigerata Man with a Harmonica (di Ennio Morricone, suonata daWolstenholme)che coinvolge tutto il palazzetto con il suo ritmo western. Tripudio e applausi infiniti segnano l'uscita di scena della band, pronta a concludere la Muse week con le restanti tre date (18, 20, 21 maggio).
Lo stile dei Muse evolve costantemente, sempre rimanendo legato a propri temi.
Quello che non manca è la spettacolarizzazione della performance, che sempre più diviene un godimento non solo per le orecchie ma anche per gli occhi, grazie al livello che viene raggiunto in ogni concerto.