Eravamo rimasti all'inaugurazione di questo attesissimo evento mondiale. Ci eravamo detti che i pro e i contro non avrebbero faticato a venire a galla (sic!) e che Legambiente preventivava un piccolo grande disastro a partire dalla mancanza di operatori (sanitari e ambientali su tutti).
Una partenza col 'botto'
A 48 ore dall'apertura della passerella galleggiante di Christo, possiamo finalmente basarci su dati certi. Le prime impressioni sembrano essere state positive e di grande accoglimento. Quando alle 7.40 del mattino di sabato 18 giugno è stato dato il via allo scorrimento della coda, è esploso un fragoroso applauso ad osannare l'artista, il quale proveniva dall'opposta direzione andando incontro alle grida degli innumerevoli ringraziamenti degli astanti.
Pare che l'affluenza durante il primo giorno sia stata di circa 55.000 persone e che l'umore sia stato alto allo stesso modo. Nonostante le interminabili ore di attesa per arrivarci, il traffico congestionato, i parcheggi inesistenti ed altrettante ore per venir via, l'utenza è comunque soddisfatta.Seguendo il consiglio divulgato dal 'papà' dell'opera, la maggior parte dei presenti ha voluto togliere le scarpe e godere della sublime sensazione di camminare sulle acque. La realtà è che il cangiante telone giallo, umido a causa della pioggia della sera precedente, ha reso il passo emozionante e "vivo". Tra bambini euforici e gruppi di stranieri intenti a farsi i selfie di rito, l'entusiasmo non è mancato.
Sembra proprio che The Floating Piers abbia soddisfatto le aspettative dei più.
E i contro?
Non è mancato il malcontento dei residenti. I primi a sentire il peso di un'opera tanto mastodontica sono stati gli abitanti delle isole e quelli delle cittadine limitrofe. Il traffico, gli ingorghi e le prime difficoltà nate nella rete ferroviaria (interrotta anche per più di 2 ore a causa della eccessiva affluenza) hanno reso più complicata la vita a questa gente, che purtroppo dovrà attendere fino al 3 luglio per il completo smantellamento del ponte.
Persone che non hanno chiesto di venire investite da una tale responsabilità ambientale, ma pare ne abbiano subito gli effetti collaterali.
Una perla proviene dal sempre astuto Vittorio Sgarbi, il quale fa parlare nuovamente di sé affermando attraverso i social che "'The Floating Piers' di Christo è una passerella verso il nulla".Nulla da ridire.
Gli effetti collaterali di cui si parlava poc'anzi si riferivano proprio a questo: lo stupore che regala un'opera d'arte è soggettivo e fine a se stesso. Lo scopo ultimo di un tale lavoro non vuole "portare da qualche parte" ma lasciare un'impronta emozionale nel cuore di chi lo vive.Pare che l'arte riesca sempre in questo intento, ma che non sia avvezza ai risvolti negativi che potrebbe provocare. Staremo a vedere.