Per un soffio, non ha fatto in tempo a compiere gli 84 anni, Robert Vaughn. L'attore americano infatti gli avrebbe compiuti tra 11 giorni esatti, ma se n'è andato oggi a Ridgefield, nel Connecticut, a causa della leucemia che l'aveva colpito da tempo.

Vaughn era figlio d'arte (padre attore radiofonico, madre attrice di teatro) e aveva esordito a metà degli anni Cinquanta in televisione, per poi passare al cinema poco dopo.

Faccia d'angelo, sguardo inquieto

Faccia angelica e sguardo se necessario inquietante, Vaughn faceva parte della nuova leva di attori che in quel periodo stava espugnando Hollywood, da Paul Newman (suo amico, che lo fece recitare ne I segreti di Filadelfia, per il quale ottenne la candidatura all'Oscar come miglior protagonista, l'unica della sua lunga carriera) a James Dean, da Marlon Brando a Steve McQueen.

Con quest'ultimo Vaughn era nel cult I magnifici sette (remake de I sette samurai di Kurosawa e oggetto di remake proprio quest'anno - l'attore era l'ultimo dei 7 ancora in vita): era Lee, pistolero roso da un segreto, una figura resa con grande finezza dal suo interprete. Avrebbe ritrovato McQueen in un altro film di culto, Bullit, del 1968 e sarebbe stato un tormentato ufficiale tedesco nel kolossal bellico Il ponte di Remagen, dell'anno dopo. Nel 1974 sarebbe stata la volta di un altro kolossal, di genere catastrofico, L'inferno di cristallo, anche stavolta con McQueen e Newman e un parterre di star del passato.

Napoleon Solo e tanti altri ruoli

Dal 1964 al 1968 l'altro suo ruolo iconico, quello dell'agente segreto Napoleon Solo nel telefilm Organizzazione U.N.C.L.E.

(diventato brutto film qualche anno fa per la regia di Guy Ritchie).

Sostenitore del partito democratico, amico di Bob Kennedy, attore versatile, a suo agio sul piccolo come sul grande schermo, Vaughn ha inanellato decine di lavori, ma passato il momento di grazia non è più riuscito a esprimersi come forse avrebbe meritato. Due anni fa avevo preso parte a Law & Order e quest'anno a due film. Fino all'ultimo, ha continuato a cavalcare.