Era un volto noto soprattutto ai cinefili, ma negli anni Novanta si era imposto all'attenzione nazionale con gli sketch surreali e crudeli di "Cinico Tv": all'età di 69 anni si è spento l'attore pietro giordano, una delle facce più riconoscibili del Cinema dei due cineasti palermitani Daniele Ciprì e Franco Maresco. Giordano è morto improvvisamente nella sua casa a Palermo, dove viveva assieme alla sorella; nonostante non fosse un attore tout court, ma solo un artista innamorato del cinema, Giordano era riuscito, con i suoi tic, le sue smorfie "mostruose" e la sua fisicità immediata figlia del teatro di strada siciliano ad imporsi prima in televisione e poi al cinema con i film degli amici ciprì e maresco, tra i più belli ed originali del cinema italiano degli ultimi vent'anni.

L'attore era molto conosciuto per le strade e i vicoli tenebrosi eppure vitali del centro di Palermo, soprattutto perché gli piaceva vivere alla giornata e di espedienti pur non essendo povero come voleva far credere: "Non era affatto povero, ma neppure un balordo, lo faceva per puro spirito alla Diogene - ha raccontato alla "Repubblica" Franco Maresco - il padre era un lavoratore e per qualche tempo ebbe in casa anche la cameriera. E' che aveva due paure: l'indigenza e l'obbligo a lavorare". Cinema italiano, il flop delle commedie natalizie Alessandro Siani fa il record di incassi con "Mister Felicità"

La carriera di Pietro Giordano

Per qualche anno, Giordano lavorò come maschera al Teatro Biondo di Palermo, per poi decidere, dopo un periodo di impiego alle Ferrovie, di vivere alla giornata.

E così fu notato da Ciprì e Maresco mentre si esibiva, si fa per dire, per strada con le sue battute ciniche e le sue smorfie. Immediatamente, diventò uno dei volti più familiari agli spettatori di "Cinico Tv", i cui sketch furono trasmessi dal programma "Avanzi" su Raitre, diventando semplicemente "Giordano", un personaggio perennemente alle prese con le avversità della vita e con la fame, protagonista di alcune scenette irresistibili (visibili su Youtube).

In seguito, recitò in buona parte delle pellicole del duo palermitano come "Lo zio di Brooklyn", il controverso "Totò che visse due volte" e "Il ritorno di Cagliostro" dove fu promosso a protagonista recitando al fianco di Luigi Maria Burruano, Franco Scaldati e l'americano Robert Englund. Un personaggio fuori da ogni categoria, in tutti i sensi.