“Sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti.”

E' così che Lewis Caroll dà voce ad uno dei personaggi nel suo libro "Alice nel Paese delle Meraviglie". E allora questa è l'occasione migliore per chiudere gli occhi e tornare bambini.

Alice nel Paese delle Meraviglie è una delle fiabe più amate da grandi e piccini e che dal lontano 26 novembre 1866, anno in cui l'autore Lewis Carroll diede alle stampe il suo romanzo fantastico, ispira cinema, teatro, musica, fumetti. Perfino Dylan Dog, i manga di Soumei Hoshino e Salvator Dalì hanno subito il fascino di Alice e i suoi amici fantastici.

La favola di Alice in versione multimediale

L'incanto di questa storia lascia spazio ad un nuovo modo di essere raccontata. L'installazione prevede infatti una narrazione immersiva che rivoluziona del tutto l'arte del racconto coinvolgendo il pubblico a 360° grazie alla tecnologia SENSORY74.

Le animazioni sono basate sulle illustrazioni originali dell'artista inglese John Tenniel il quale dovette il suo enorme successo lavorativo proprio grazie alle avventure di Alice.

La storia prende vita avvalendosi anche di un potente audio cinematografico e alla narrazione coinvolgente del famoso doppiatore Ennio Coltorti.

La storia prende vita

Si spengono le luci e con emozione ci si immerge nel mondo fantastico della nostra infanzia.

La storia narrata, rigorosamente originale senza quindi l'interpretazione Disney, potrà essere seguita parola per parola su un enorme libro che dà proprio l'idea di abbracciare il suo pubblico e far si che sia un'esperienza totalizzante. Ci si potrà lasciar andare nel mondo onirico e senza tempo di Alice e dei suoi strambi compagni, sarà possibile gustare un thé in compagnia del Cappellaio Matto, giocare con Alice ed ascoltare i suggerimenti sempre validi dello Stregatto che dall'alto del suo albero così si rivolge ad Alice:

"Che strada devo prendere?" chiese Alice.

La risposta fu una domanda:- "Dove vuoi andare?"- "Non lo so", rispose la bambina.- "Allora, - disse lo Stregatto - non ha importanza che strada prendere".

Roma città scelta per il debutto mondiale dello show

Lo show è a cura di Ninetynine e Grande Exhibitions i quali avevano già presentato "Van Gogh Alive", mostra basata sull'esperienza immersiva.

Simone Mazzarelli, ceo di Ninetynine sostiene che Roma è la città adatta per il debutto dello show poiché: "è la culla del cultura, ricca di storia e di tante cose, ma portare uno show così contemporaneo qui pensiamo sia perfetto, perché la città si sta aprendo a tante forme d'arte nuove".

Per chi volesse partecipare, la location è il Guido Reni District a pochi passi dal Museo MAXXI.