Luchè si è raccontato in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sto Magazine, durante la quale ha parlato di innumerevoli argomenti tra i quali la separazione dei Co'Sang, Napoli e Londra, ovvero le città tra cui si divide, di come si sono svolti i lavori per la realizzazione di 'Malammore', suo ultimo album, nonché uno dei più grandi successi del rap italiano nel 2016, oltre che della sua attività imprenditoriale e delle dinamiche lavorative a essa connesse.

La separazione dei Co'Sang

L'autore di Malammore ha risposto ad alcune domande relative allo scioglimento del suo storico gruppo, i Co'Sang, tornando ancora una volta a rimarcare come questa sofferta decisione, presa ormai da qualche anno, non coincidesse affatto con la sua volontà, contrariamente a quello che pensano in molti; queste le parole di Luchè:

'Io non avrei mai sciolto i Co'Sang, non sono stato io e non l'avrei fatto mai.

Era il gruppo più forte di Napoli. Io l'ho già detto varie volte, essendo comunque una persona di business, mi interesso comunque di quel lato della faccenda.. sarebbe stata comunque una cretinata anche da quel punto vista sciogliere il gruppo numero uno a Napoli. Io ero per portare avanti il gruppo e i vari progetti solisti, con delle varie collaborazioni, come si fa in tutte le crew. Però evidentemente questa cosa è stata fraintesa e le cose sono andate come sono andate, ma l'idea di sciogliere il gruppo non era assolutamente nella mia testa.'

Il disco d'oro

Al minuto 18 dell'intervista l'artista partenopeo ha spiegato quelle che secondo lui sono le motivazioni per le quali non ha ancora ottenuto certificazioni dalla FIMI (Federazione Italiana Industria Musicale), nonostante l'ottimo feedback ricevuto da pubblico e critica per i lavori degli ultimi anni: 'C'è da dire che chi fa singolo d'oro ha anche un pubblico giovane, che ormai vive sui computer, il mio pubblico è un po' più grande.

Non è che il mio ascoltatore si vede il mio video trenta volte in un'ora, se lo vede una o due volte, poi va a lavorare. Quindi molti click che fanno i ragazzi su YouTube o su Spotify, sono dovuti al fatto che i ragazzi piccolini vivono in casa, soprattutto al nord, non come i napoletani che giocano a calcio per strada da quando hanno nove anni.

E' proprio diverso lo stile di vita. Tutto ciò fa generare più click, e ormai anche i click ti fanno avere il disco d'oro. Però poi il vero seguito lo vedi ai live, gente che ha molti più click di me fa gli stessi miei numeri ai concerti. Però, sicuramente, come tutti, anche io vorrei la soddisfazione di un singolo d'oro o di un disco d'oro.'