La splendida città veneta di vicenza si prepara nel migliore dei modi ad una manifestazione che sta diventando un punto di riferimento per i moltissimi appassionati di jazz.
Dal 12 al 21 Maggio, la città aprirà le porte al suo 22esimo festival jazz, che richiamerà come sempre gli appassionati da ogni angolo dello stivale e anche fuori dai confini nazionale.
Merito del cartellone, sul quale ci sarebbe molto da dire, ma che comunque sta riscuotendo un buon successo tra gli addetti al settore.
Sono presenti, nella programmazione nomi importanti, tutti di calibro internazionale, nell'ordine:
Al Teatro Olimpico
- Uri Caine
- Dave Douglas
- Gonzalo Rubalcaba
- Enrico Rava & Gery Allen
- Stefano Benni & Umberto Petrin
- Danilo Rea & Gino Paoli
Al Teatro comunale di Vicenza
- BAM Jazz Collective
- Wyne Escoffery
- Geremy Pelt
- Johnathan Blake
- Chris Potter
- Jacob Collier
Alla sala grande del Comunale
- Dee Dee Bridgewater
Al Cimitero Maggiore
- Le Pietre Sonanti con Pietro Pirelli
- Enrico Intra & Gavino Murgia
Al Chiericati
- Luca Aquino
- Roberto Gatto
- Fausto Ferraiuolo
- Filippo Vignato
Una programmazione degna di un grande festival, che però come spesso sta accadendo in moltissimi eventi importanti, cerca di mischiare il mazzo di carte integrando anche nomi non proprio attinenti a questo genere di situazioni.
Questo accade per poter portare in teatro più appassionati possibili, accontentando persone che stanno piano piano avvicinandosi a questa musica.
In linea di massima un cartellone disegnato in maniera giusta e coerente, che lascia spazio più o meno a tutti e ha la giusta alternanza tra nomi di casa nostra, con artisti internazionali.
Molti sono volti noti come ad esempio Enrico Rava, Roberto Gatto e Gino Paoli.
Altri invece sono nomi, non nuovi, ma che comunque fanno respirare aria di jazz come ad esempio Uri Caine e Dave Douglas.
Una città, quella di Vicenza, che sta puntando in maniera particolare sulla cultura in un periodo nel quale molte situazioni riguardanti la musica jazz hanno iniziato a perdere consensi, come il Torino Jazz festival oppure lo storico locale Fiorentino Pinocchio Jazz.
Sicuramente il festival che rispetto alle passate edizioni ha fatto un gigante passo in avanti, portandosi ad un livello nel quale non ha nulla da invidiare ad altre manifestazioni più longeve.