'La fragilità delle certezze' di Raffaella Silvestri è un romanzo che ti trascina dentro e ti lascia completamente infedele alle tue convinzioni.

Post-generazionale, stilisticamente avvolgente, elegante nella modulazione del registro linguistico, è un libro che nella sua dimensione semantica dipana la voce corrosiva di una definitiva e spiazzante resa dei conti.

Per quanto puoi impegnarti a fare le cose al meglio, per quanto credi che il tuo futuro possa essere migliore del presente, questo in cui viviamo è il tempo dell'incertezza, o meglio delle certezze che perdono tutta la loro consistenza volumetrica.

Una perdita che deriva da un sentimento generale e generalizzato in cui si è convinti (forse, anche in maniera sbagliata) che le generazioni passate abbiano goduto di un privilegio: la possibilità di un avvenire migliore.

L'autrice dispiega sulle pagine del suo romanzo una storia che ha l'ambizione di cristallizzare l'inquietudine di una generazione (quella dei trentenni), ragazzi e ragazze in perenne rotta di collisione con la volontà di inseguire la propria strada, di trovare il proprio posto nel mondo, e quella di limitarsi semplicemente a vivere, giorno per giorno.

La protagonista: Anna

La protagonista del romanzo è Anna, una trentenne che ha una relazione da dieci anni con un uomo più grande di circa trent'anni, Valerio.

Insieme all'amico di sempre, Marcello, e Teo è riuscita a mettere in piedi una start up che offre consulenze per investimenti. Insomma, pare proprio che Anna sia finalmente riuscita a trovare la sua strada, il suo posto nel mondo.

Tutto però è instabile, basta un niente, qualcosa di apparentemente incomprensibile, per far crollare tutte le sue certezze.

Pagina dopo pagina, assistiamo all'inesorabile crollo emotivo di una donna che diviene consapevole che la vita che sta vivendo non le appartiene e che le persone che occupano il suo spazio vitale sono comparse.

Le macerie generate dal crollo possono, però, lasciare una possibilità importante alla rinascita. Al riscatto.

Ed è proprio in questo scarto spazio-temporale, dove tutto appare volubile, fragile e instabile, che si insinua quell'imprevisto che restituisce la consistenza umana ai corpi, fatti di energia inesplosa e di ricordi sedimentati nella memoria che danno la giusta linfa vitale per poter ripartire.

E questa volta sarà diverso perché, nel ricominciare da zero, non hai più zavorre, sei te stessa ed è questa, forse, l'unica certezza di cui si ha davvero bisogno per costruire il proprio futuro, giorno per giorno.

'La fragilità delle certezze' di Raffaella Silvestri è un libro da leggere perché restituisce al lettore la speranza della rinascita, perché dopo ogni crollo ci si può rialzare più consapevoli e forti di prima.