Non sembra essere un periodo propizio in terra di Calabria per quello che concerne le funzioni religiose legate alla Santa festività della Pasqua. Dopo il danneggiamento delle effige di Maria avvenuta durante il corso di una celebrazione nel paese di Pizzoni situato all'interno del territorio di Vibo Valentia durante il corso della cosiddetta "Affruntata", torna a fare parlare di sé il territorio calabrese questa volta a causa di una nuova tradizione istituita di recente dal parroco del paese di Acquaro, una usanza fuori dagli schemi legata alla celebrazione della Settimana Santa.

Una scelta che ha fatto discutere e non poco tra i fedeli che hanno considerato eccessiva e fuori luogo la nuova modalità della "vestizione" della beata vergine Maria.

Madonna in reggiseno

Il particolare che ha lasciato molti sgomenti è stato voluto dal parroco del paese di Acquaro, don Rosario Limari che per la giornata legata alla vigilia di Pasqua ha deciso di istituire tra le varie cerimonie in programma l'accompagnamento dell'evento con canti e preghiere oltre che la celebrazione della Madonna mediante la sua vestizione, un rito che però è stato adattato ai tempi moderni con tanto di indumenti che nei tempi trascorsi di certo non erano presenti. A raccontarne i particolari è "Il Quotidiano Del Sud" attraverso le colonne del suo portale web, che riporta alcuni commenti perplessi rilasciati dai fedeli che hanno correlato il loro pensiero attraverso la pubblicazione di alcune foto e filmanti che ritrarrebbero la statua di Maria vestita con indumenti moderni e in alcune di esse apparirebbe persino in indumenti intimi, particolare ritenuto poco rispettoso verso un simbolo che è da sempre sinonimo di purezza e castità.

Una celebrazione che ha richiamato comunque come sempre capita molti fedeli, una volontà espressa dal parroco che ha esortato i credenti a partecipare al rito. Da sottolineare il fatto che quella di quest'anno è stata la prima volta nella quale il rito della Vestizione è stato condotto pubblicamente, con un passato risalente al 1979 che aveva visto sempre privata la cerimonia ed accessibile a pochi fortunati forse, alla luce dei fatti, proprio per evitare polemiche e polveroni innalzati per qualcosa che per alcuni viene ritenuta una normalità e pressi visti i tempi moderni.

Difficile azzardare ipotesi al momento, altrettanto difficile capire se anche nel prossimo anno la celebrazione manterrà gli attuali canoni o tornerà alla modalità storica facendo placare le attuali polemiche.