Dal 30 maggio al 2 giugno verrà proiettato nelle sale cinematografiche italiane il documentario sui Beatles intitolato "the beatles Sgt. Pepper and Beyond", a cura di Alan Parker, il celebre regista musicale, autore tra l'altro del leggendario "Pink Floyd The Wall" e del celebre "The Commitments". Il nuovo documentario prende il nome dall'album Sergent Pepper's Lonely Hearts Club Band, uscito nel 1967 come ottavo lavoro discografico dei Fab Four. Il documentario realizzato da Parker sta suscitando notevole attenzione da parte di critici, fans e curiosi, poiché a quanto riporta lo stesso regista, sarà denso di materiale inedito riguardante in particolare Lennon e McCartney, proprio nel periodo della lunga registrazione di oltre 700 ore di Sergent Pepper's negli studi di Abbey Road.
Il 26 maggio inoltre, Apple e Universal pubblicheranno una nuova versione del disco con nuovo mixaggio audio e 34 brani inediti direttamente presi dalle session di registrazione e mai pubblicati.
I Beatles continuano ad entusiasmare vecchi e giovani fans
Continua così la favola beatlesiana, che ancora nel 2017 non smette di entusiasmare i fans di ieri ed i nuovi adepti della Beatlesmania: sono passati moltissimi anni dallo scioglimento ufficiale dei ragazzi di Liverpool. Negli anni si sono poi susseguiti innumerevoli lavori discografici solisti di tutti e quattro gli "scarafaggi". La drammatica morte di John Lennon nel 1980 e in anni recenti la scomparsa di George Harrison sono stati un duro colpo per Paul e Ringo.
Beatles, un'attenzione che non si affievolisce
Il materiale inedito è stato ricercato, scovato e pubblicato negli anni da innumerevoli artisti e non sono mancate le indiscrezioni più curiose e fantasiose, che talvolta hanno suggestionato i tanti fans e perché no, addirittura dato un tocco di noir alle vicende dei quattro ragazzi: tra tutte le curiose leggende che circolano attorno ai Beatles, forse la più suggestiva ed intrigante rimane quella relativa al complotto sulla presunta scomparsa di Paul McCartney, che sarebbe avvenuta proprio nell'anno 1967. La leggenda, priva di riscontri oggettivi, troverebbe conferma, secondo i suoi sostenitori, in presunti messaggi occulti, nascosti dagli stessi Beatles all'interno dei propri lavori discografici.