Il 22 maggio scorso, al termine della tappa di Manchester del Dangerous Woman Tour di Ariana Grande, l'attentatore Salman Abedi fa esplodere due ordigni nei pressi della biglietteria della Manchester Arena, proprio mentre gli spettatori stanno defluendo verso l'uscita. Il bilancio è gravissimo: 23 morti, 122 feriti e 14 dispersi. Un durissimo colpo per l'Europa, perché ad essere uccisi, stavolta, sono stati bambini e adolescenti, da sempre pubblico di riferimento della popstar americana; anche la cantante, dopo le prime ora di panico e smarrimento, ha voluto esprimere sui social tutto il suo dolore: "Distrutta.

Dal profondo del mio cuore, vi chiedo scusa. Non ho parole".

One love Manchester e la raccolta fondi

Presto, però, arriva il momento di rialzarsi e reagire. Nonostante la Grande abbia deciso di cancellare ben cinque date del suo tour europeo (tra cui Londra e Zurigo), vuole dare un segnale forte ai suoi fan, all'opinione pubblica, ma soprattutto ai famigliari delle vittime: dona 1 milione di dollari per i funerali e organizza il concerto benefico One Love Manchester. L'evento, che si è tenuto il 4 giugno allo stadio Old Trafford, ha visto l'enorme partecipazione di pubblico e di numerose star della musica, tra cui Coldplay, Justin Bieber e Miley Cyrus, con le quali Ariana ha dato vita a splendidi duetti nel segno del ricordo e della commozione.

Grande successo anche per la raccolta fondi, che prosegue sulla pagina Facebook dell'artista e che è arrivata ad oltre 450.000 dollari.

Il ritorno sul palco a Roma

Dopo l'annullamento di cinque date, Ariana Grande ha deciso di riprendere il suo Dangerous Woman Tour, che tra le tante tappe in giro per l'Europa ha toccato anche la Capitale.

Circa sei mila persone, tra gioie e paure, sono giunte al Palalottomatica di Roma da tutta Italia per assistere allo show della cantante. Nonostante il timore fosse alto fra la gente, il piano di sicurezza firmato dal Capo della Polizia Gabrielli ha funzionato senza intoppi: ingente è stato l'impiego di cani e Forze Armate (anche a cavallo) e rigidissimi i controlli agli ingressi con un lunghissimo elenco di oggetti vietati, zaini e tablet su tutti.

Un evento blindatissimo, insomma, il cui risultato finale, però, è stato quello di una grande festa all'insegna della musica pop, di spettacolari coreografie e scenografie ad effetto. Protagonista della manifestazione è stato, ancora una volta, l'immancabile cerchietto nero da coniglietta indossato da Ariana e dai suoi stessi fan (gli "Arianator"), che è ormai diventato l'oggetto simbolo di una tragedia che non deve essere dimenticata.