Per i cresciuti fra anni '80 e '90, I predatori dell'arca perduta non è soltanto un mero prodotto commerciale e il capostipite della celeberrima saga di Indiana Jones, ma anche un vero e proprio punto di riferimento nella crescita e nella formazione culturale, capace di sintetizzare alla perfezione la magia del cinema in una sorprendente miscela di spettacolo, humour, avventura e rivisitazione storica. Fra le tante visioni del film e dei suoi seguiti, chiunque ha immaginato almeno per una volta di sostituirsi a Harrison Ford, armarsi di cappello e frusta e sgominare le forze del male nei modi più eroici e fantasiosi.

Raiders!: The Story of the Greatest Fan Film Ever Made racconta la storia di tre ragazzi del Mississippi che hanno fatto molto di più, trasformando una loro comune passione in un'esperienza di vita folle e apparentemente impraticabile.

Il potere salvifico della settima arte

Nel corso di 7 lunghe estati a cavallo della loro adolescenza, Chris Strompolos, Eric Zala e Jayson Lamb hanno compiuto l'impensabile: un rifacimento scena per scena de I predatori dell'arca perduta di Steven Spielberg, realizzato artigianalmente nei pressi delle loro case, con loro stessi e i loro conoscenti a fare da protagonisti o comparse. A questa loro eroica impresa, intitolata Raiders of the Lost Ark: The Adaptation, mancava però un importante dettaglio: la scena in cui Indy lotta con un nemico nei pressi di un piccolo aeroplano, mai realizzata a causa dell'impossibilità di ricreare esplosioni e altri passaggi particolarmente concitati per un gruppo di ragazzi con pochi soldi e scarsissimi mezzi.

Il documentario di Jeremy Coon e Tim Skousen racconta la riunificazione di questi ragazzi diventati ormai adulti, con l'intento di aggiungere anche quest'ultimo tassello e completare il loro sogno d'infanzia.

Raiders!: The Story of the Greatest Fan Film Ever Made è una vera e propria dichiarazione d'amore per il cinema e per la sua innata capacità di appassionare, aggregare e fare sognare.

Andando oltre alla superficie dell'assurdo remake realizzato da questi ragazzi, che a causa dei tempi di produzione estremamente dilatati e della scarsità di interpreti cambiano più volte ruolo ed età nel corso del film, percepiamo infatti il grande potere salvifico della settima arte, capace di incanalare energie, forze e abilità in un progetto in questo caso forse insensato, ma comunque determinante per la vita dei suoi protagonisti.

I registi Jeremy Coon e Tim Skousen sono abili a portare avanti la narrazione su tre fronti paralleli: la produzione casalinga del remake Raiders of the Lost Ark: The Adaptation, i lavori per le riprese dell'ultima sospirata scena dell'aereo, realizzata grazie anche al supporto di una campagna su Kickstarter, e tutto ciò che è accaduto nel mezzo.

Raiders!: The Story of the Greatest Fan Film Ever Made: una storia di amicizia e di folle passione per il cinema

È nel racconto dei risvolti più intimi e personali dei protagonisti che Raiders!: The Story of the Greatest Fan Film Ever Made trova i suoi momenti migliori. Le interviste a Chris Strompolos, Eric Zala e Jayson Lamb e ai loro cari delineano infatti il quadro di tre adolescenti afflitti da gravi problemi familiari (azzeccato in questo senso il parallelo fatto nel documentario con I Goonies), che trovano in una stramba impresa un modo per fuggire dai loro guai e rinsaldare un'amicizia destinata a durare fino al giorno d'oggi, nonostante le incomprensioni e le difficoltà della vita da adulti.

Il film è poi impreziosito dalle testimonianze di autorevoli personalità dell'industria cinematografica come il regista Eli Roth e il critico Harry Knowles, che hanno contribuito ad anni di distanza a dare risalto e popolarità a Raiders of the Lost Ark: The Adaptation, rendendo così possibile la visione di questa sgangherata opera a tanti appassionati in tutto il mondo e il suo tardivo ma necessario completamento, che viene mostrato con dovizia di particolari nel corso del documentario.

Fondendo la sua anima fortemente cinefila con un'invidiabile sensibilità nello sviscerare vita e pensieri dei suoi protagonisti, Raiders!: The Story of the Greatest Fan Film Ever Made si rivela una visione appassionante e particolarmente toccante non solo per gli appassionati della saga di Indiana Jones, ma per tutti coloro disposti a comprendere e toccare con mano la forza e le potenzialità di una sana e sincera passione.

Difficile infatti non commuoversi davanti a un'opera nata come un semplice passatempo estivo e diventata poi il collante di qualcosa di molto più profondo e universale, cioè un'indissolubile e fraterna amicizia, pregevolmente narrata dai due registi Jeremy Coon e Tim Skousen. A completare il quadro, l'amichevole partecipazione di John Rhys-Davies (Sallah ne I predatori dell'arca perduta) e del papà di Indy Steven Spielberg, che non hanno mancato di manifestare il proprio apprezzamento per il lavoro di questi eterni ragazzi.

Raiders!: The Story of the Greatest Fan Film Ever Made è attualmente visibile su Netflix e acquistabile in diverse eccellenti edizioni sul sito ufficiale della Drafthouse Films.