Quasi 950 milioni di dollari in poco meno di due mesi è quanto il nuovo film di Pierre Coffin ha realizzato ai botteghini, affermandosi come il terzo film - finora - di maggiore incasso del 2017. Un successo straordinario per l'ennesimo sequel di una delle non poche serie filmiche che stanno dominando il mercato cinematografico nell'ultima manciata d'anni.
E se le musiche anni Ottanta - marchio di fabbrica del super-cattivo di questo film - risvegliano una certa nostalgia nelle schiere di genitori ultra-trentenni che portano i figli al Cinema, il cambio di location e l'introduzione di un nuovo membro nella famiglia allargata di Gru movimentano sicuramente la trama.
Senza dimenticare gli onnipresenti Minions che, dopo l'omonimo film, si sono ormai ritagliati uno spazio tutto loro anche in questo sequel.
La trama
C'è un nuovo super-cattivo in città e il suo nome è Balthazar Bratt: ex-giovane promessa della televisione degli anni Ottanta, di quel decennio Bratt si porta ancora dietro gli abiti eccessivi, un walkman con i più grandi successi dell'epoca sempre a palla e l'ossessione per la vendetta contro Hollywood, colpevole di avergli sbattuto la porta in faccia. Nonostante le apparenze ridicole, Bratt dà filo da torcere a Gru e Lucy, che riescono a strappargli a stento il bottino del suo ultimo colpo.
Nonostante abbiano recuperato il più grande diamante del mondo, vengono entrambi licenziati dal nuovo capo dell'AVL, l'associazione di agenti segreti per cui Lucy lavorava già durante il secondo film.
Mentre a casa Gru le piccole Agnes, Edith e Margo cercano di affrontare come possono le nuove ristrettezze economiche, i Minions si ribellano al loro capo. Reo di aver abbandonato la strada del crimine, Gru viene abbandonato dai suoi seguaci, che decidono di cercare un nuovo super-cattivo da seguire. E se i rivolgimenti di trama non fossero ancora sufficienti, ecco comparire un misterioso maggiordomo che reca con sé una notizia sconvolgente: Gru ha un fratello gemello, Dru, da cui è stato separato alla nascita.
Dru è cresciuto col padre, che l'ex-supercattivissimo ha sempre creduto morto poco dopo la sua nascita.
È così che, dopo aver ricevuto conferma dalla madre della separazione in giovanissima età, Gru decide di volare con tutta la famiglia fino alle lande di Freedonia, dove abita il gemello Dru, che gestisce il più grande allevamento di maiali della regione.
Mentre i Minions, fra una peripezia e l'altra, verranno rinchiusi in galera, e Lucy dovrà vedersela con le ansie del suo nuovo lavoro di 'mamma', Bratt riuscirà a mettere a segno il suo colpo e rubare il diamante più grande del mondo.
È a quel punto che Gru decide di accettare l'offerta di Dru di lavorare insieme, usando i gadget da super-criminale di loro padre, e gli promette che ruberanno assieme il gioiello dalle mani di Bratt, senza però specificare che ha intenzione di restituirlo all'AVL, così che lui e Lucy possano riavere il loro lavoro. Ma i nodi, prima o poi, dovranno venire al pettine...
Il cowboy col velo da sposa in salsa Minions
Cattivissimo 3 è senza dubbio il film ideale, se si vuole trascorrere un pomeriggio estivo al cinema in totale relax, con o senza bambini al seguito.
Abbandonando la linearità di Cattivissimo Me e Cattivissimo Me 2, Pierre Coffin mette in scena forse troppe sottotrame per un'ora e mezza di film e molti contrasti vengono risolti in maniera sbrigativa, ma ha il merito di continuare a far ridere e tenere tutti i personaggi impegnati nella loro storia personale.
Ce n'è per tutti, dalla piccola Agnes che trascina Edith a caccia di unicorni, a Margo e Lucy che rinsaldano il loro legame madre-figlia. Da Balthazar Bratt che porta una ventata di nostalgici anni Ottanta e psicotici piani di distruzione del mondo con sè a Gru e Dru che cercano di costruire un legame fraterno, dopo aver passato decenni senza sapere l'uno dell'esistenza dell'altro, tutti hanno un loro spazio.
Anche i Minions, ovviamente, che forti del successo del loro film, si prendono uno spazio tutto loro per andare in giro a combinare guai e lanciarsi in spericolati numeri musicali.
Il risultato finale è un film dal ritmo molto rapido, pieno di gag, inseguimenti mozzafiato, contrasti ma anche ricomposizioni. Alla fine, esattamente come nei primi due film, più delle imprese da super-criminali e le scenette dei piccoli aiutanti gialli di Gru, quello che sembra dominare è il tema della famiglia, che si allarga ancora una volta per includere un fratello gemello tirato fuori con stratagemmi degni di Il cowboy col velo da sposa. Non c'è spazio per i fin troppo abusati colpi di scena di un certo cinema, né per patemi eccessivi. E se pure la risoluzione di certi contrasti appare un po' troppo rapida, il risultato è garantito: i bambini in sala ridono, gli adulti si rilassano e la Illumination fa centro ancora una volta.