Viva Arte Viva è il titolo della 57 Esposizione Internazionale d'Arte a Venezia che offre ogni due anni una selezione di artisti provenienti da tutto il mondo con opere inedite e tentativi di rispondere ai quesiti fondamentali dell'esistenza utilizzando com'è proprio dell'Arte Contemporanea strumenti e chiavi di lettura polifunzionali.
Caratteri della Biennale 2017 e motivo ispiratore
Curatrice della mostra è Christine Macel, dal 2000 curatore capo del Museè National d'art moderne-Centre Pompidou di Parigi, dov'è responsabile del Dipartimento della 'Creation contemporaine et prospetctive' da lei fondato e sviluppato.
Ma il critico ha avuto in passato altri incarichi, curatrice del Padiglione Francese alla Biennale Arte 2013 (Anri Sala) e del Padiglione Belga alla Biennale Arte 2007.
Essa presenta un percorso espositivo che si snoda intorno a nove capitoli o famiglie di artisti, con due prime aree presenti nel Padiglione Centrale ai Giardini e sette altre che si sviluppano all'Arsenale. Questa vetrina internazionale offre la presenza di 120 artisti provenienti da ogni angolo del mondo, di cui 103 non hanno mai partecipato prima d'ora ad una esposizione di tale prestigio.
In un mondo in cui i valori umani sono vilipesi e troppe volte calpestati, questa mostra tenta attraverso l'Arte nelle sue più svariate declinazioni di riaffermare l'uomo e i suoi diritti, di offrire un fronte di resistenza vivo e fattivo al generale degrado e alla disumanizzazione delle culture.
E la presenza dei 120 artisti, di cui alcuni sono scoperte vere e proprie e altri invece sono riscoperte ribadisce la necessità oggi nel nostro mondo e peculiarmente nel mondo dell'Arte di salvaguardare l'opera di riumanizzazione che l'attività artistica consacra e sancisce comunque.
CHRISTINE MACEL, LA CURATRICE
Christine Macel ha a proposito dichiarato: 'l'Arte di oggi, di fronte ai conflitti e ai sussulti del mondo, testimonia la parte più preziosa dell'umanità, in un momento in cui l'umanesimo è messo in pericolo.
Essa è il luogo per eccellenza della riflessione, dell'espressione individuale e della libertà, così come degli interrogativi fondamentali'. Dunque la visita a tale manifestazione va caldeggiata perchè oltre allo studio dei tanti Padiglioni (quello degli Artisti e dei Libri,quello del Tempo e dell'Infinito, quello delle Tradizioni, degli Sciamani, il Dionisiaco, il Padiglione dei Colori, il Padiglione della Terra e quello dello Spazio Comune ) ci si può soffermare ad ammirare il pensiero espresso nel Padiglione Russo, che come sempre offre risposte sorprendenti provenienti dallo scultore Grisha Bruskin.
Dove sta andando il mondo, come verranno utilizzate le masse, che destino avranno le attuali democrazie e cosa ci riserverà il futuro? Interessantissimo da questo punto di vista il Padiglione Russo che prova a dare risposte a temi così inquietanti.
E' stata anche organizzata una Tavola Aperta e il venerdì e il sabato di ogni settimana, durante i sei mesi dell'Esposizione, ogni artista verrà chiamato a partecipare ad un incontro col pubblico attraverso un pranzo da condividere, proprio perchè l'Arte sia osmotica e non una roccaforte inespugnabile frequentata solo da pochi eletti.
Un invito dunque a visitare una manifestazione che riserva in ogni edizione sorprese e curiosità, perchè sebbene questo mondo sia attraversato da onde anomale, dovremo trovare tutti un punto di equilibrio e di stabilità