Il prossimo 5 agosto l'album dei pink floyd ”The Piper At The Gates of Dawn" compirà cinquant’anni. Si tratta del lavoro d'esordio della band britannica progressive rock e acid rock in attività per trent'anni (dal 1965 al 1995) a cui sono seguite reunion di una parte dei componenti fino ai giorni nostri.
Le origini del gruppo e i primi brani
Nel 1967, gli allora sconosciuti studenti dell'Istituto Politecnico di Architettura di Londra Syd Barrett, Roger Waters, Nick Mason e Richard Wright avevano tenuto solo qualche concerto all'Ufo Club della capitale britannica ed avevano pubblicato due singoli pochi mesi prima: Arnold Layne/Candy and a Currant Bun, che non fu trasmessa dai principali canali radiofonici dell’epoca perché trattava un argomento scomodo come il travestitismo, e See Emily Play/The Scarecrow, contenente gli omonimi brani composti da Barret .
Il primo album: il contributo di Syd Barrett
L’album che li fece conoscere sotto il nome Pink Floyd fu proprio The Piper At The Gates of Dawn,pubblicato dall’etichetta musicale EMI, che contiene anche il primo esperimento psichedelico della band, Interstellar Overdrive. Barret, scomparso nel 2006 dopo aver lottato per anni contro i problemi psichiatrici dovuto probabilmente dall’abuso di LSD che ne avrebbero causato l’allontanamento dalla band l’anno successivo all’uscita dell’album, scrisse sei delle undici tracce inserite nel 33 giri.
L’album fu registrato nello stesso luogo e nello stesso periodo di un’altra pietra miliare del rock britannico: anche Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles fu cantato e suonato presso gli Abbey Road Studios di proprietà della casa discografica EMI, produttrice anche dei Pink Floyd, che li affidò alle cure del manager Steve O'Rourke.
Mentre l'album dei Fab Four è stato giudicato il miglior album di sempre nella storia del Rock dalla giuria del mensile Rolling Stone, l'opera prima di Barret e Soci conquista solo la trecentoquarantesettesima posizione.
Dopo The Piper At The Gates of Dawn e le origini del nome
Il primo lavoro, che raggiunse il sesto posto nella classifica inglese degli album più venduti, fu l'inizio di una produzione discografica comprendente quindici album, fra cui The Dark Side of the Moon (1973), The Wall (1979) ed il più recente The Endless River (2014).Il nome Pink Floyd fu scelto da Barrett, allora ancora il leader della band, in onore dei suoi cantanti blues preferiti, Pink Anderson e Floyd Council.
Tuttavia, lo stesso Barrett fornì una risposta ben diversa, ma non plausibile, alla considerazione fatta da un giornalista che lo intervistò: " La sua band ha un nome molto originale. Ma chi le ha suggerito il nome Pink Floyd?" . Pare che Barrett abbia risposto: "Gli alieni!".