Inaugurata il 12 ottobre, con chiusura al 14 gennaio 2018, arriva finalmente in Italia e per la precisione all'Ara Pacis di Roma, grazie alla collaborazione della Sovrintendenza Capitolina e della Ambasciata Giapponese, una mostra che si promette di esplorare l'opera e l'eredità del grande maestro: stiamo parlando di Hokusai.
Uno sperimentatore di formati e tecniche
L'opera che lo ha fatto arrivare alla fama universale è decisamente "La Grande Onda" ma la produzione dell'artista, che ha vissuto a cavallo tra il 1700 e il 1800 è a dir poco vastissima, anche se in parte andata distrutta in un incendio.
Katushika Hokusai è stato un innovatore e sperimentatore, per l'epoca giapponese, e gran parte delle sue opere hanno influenzato il movimento culturale parigino di fine '800. Van Gogh, Toulose Lutrec, Monet e Manet sono tra gli estimatori del lavoro del maestro giapponese e le loro opere ne sono state fortemente influenzate.Molteplici le tecniche utilizzate e mostrate all'Ara Pacis, a partire dalla silografia a colori fino ad arrivare alle pitture su pergamena passando per il tanto rinomati "manga", libretti illustrati da schizzi con leggera colorazione che quasi hanno funzionato da compendio per i giovani artisti che lo hanno seguito. Le miriadi di soggetti mostrati vengono confrontati con i lavori di altri artisti che ne hanno, appunto, seguito le orme.
Il più famoso e capace è Eisen (mostrato in Italia per la prima volta) che nonostante traesse ispirazione dal maestro, creò uno stile completamente nuove e originale, famosissima la sua serie delle cortigiane che tanto ispirarono Van Gogh.
Una esposizione unica
200 sono le opere esposte anche se, dovuto alla particolare fragilità del materiale e dei colori, viene fatta una rotazione di 100 pezzi per volta.
L'illuminazione è volutamente scarsa, con solo dei punti di luce che sagacemente colpiscono i disegni. Il che esalta lo stile magico e fiabesco delle varie tavole (soprattutto quelle con gli animali fantastici o mitologici)
Cinque sono le sezioni della mostra che si diramano dentro l'Ara Pacis esplorando quanto era maggiormente richiesto dalla moda dell'epoca.
Considerato che il materiale arriva dal Chiba Museum of Art, varie collezioni e dal Museo di Arte Orientale di Genova, possiamo parlare di una mostra unica nel suo genere, insomma imperdibile.Qualche indicazione in più sulle tecniche utilizzate sarebbe opportuna, quanto basta per non rendere il noleggio della audio guida fondamentale.